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Archivio mensile Settembre 2024

RENTRI: registro di carico e scarico a breve il format scaricabile.

Sul portale RENTRI sono state riportate alcune precisazioni relative alla stampa e vidimazione del registro cronologico di carico/scarico rifiuti relative ai soggetti obbligati all’iscrizione al RENTRI (in fondo alla pagina gli scaglioni di iscrizione).

Il vecchio registro di carico/scarico rifiuti va in pensione dal 13/02/2025.

Premesso che, per tutte le aziende obbligate alla tenuta del registro di carico/scarico, secondo la vigente normativa, il modello da utilizzare, a partire dal 13/02/2025, non sarà più quello attuale ma un nuovo format utilizzabile e/o scaricabile dal portale RENTRI.

Riepiloghiamo qui di seguito, per ciascuno scaglione di soggetti obbligati, le modalità di tenuta e le  scadenze che li riguardano.

Il registro per i soggetti del primo scaglione di aziende

I soggetti che rientrano nel primo gruppo di aziende obbligate all’iscrizione a RENTRI (periodo di iscrizione dal 15/12/2024 al 13/02/2025) e che dovranno tenere il registro di carico e scarico in formato digitale a partire dal 13/02/2025, non sono tenute alla stampa del registro su carta.
Il registro digitale dovrà, invece,  essere messo in conservazione sostitutiva secondo quanto previsto dalle norme dell’amministrazione digitale.

Potranno, invece, scaricare e vidimare digitalmente dal sito di RENTRI i FIR a partire dal 23/01/ 2025.

Il registro per i soggetti del secondo e terzo scaglione

I soggetti che rientrano nel secondo gruppo (obbligo di iscrizione dal 15/06/25 al 14/08/25) e terzo gruppo (obbligo di iscrizione dal 15/12/25 al 13/02/2026) di aziende obbligate, dovranno utilizzare il nuovo format di registro di carico e scarico a partire dal 13/02/2025, tenendolo in formato cartaceo e vidimato dalla CCIAA, fino al momento in cui sarà perfezionata la loro iscrizione a RENTRI (momento a partire dal quale dovranno tenere il registro in modalità digitale).

Il FIR sarà tenuto in formato cartaceo vidimato digitalmente e scaricato dal RENTRI a partire dal 23/01/2025.

Il formulario di trasporto rifiuti con il RENTRI

A partire dal 13 febbraio 2025 il formulario di identificazione dovrà essere stampato e vidimato digitalmente dal sito di RENTRI e dovrà essere utilizzato da parte di tutti gli operatori anche da quelli non obbligati all’iscrizione.
La funzionalità di stampa e vidimazione del formulario sarà disponibile a partire dal 23 gennaio 2025, fermo restando che fino al 12 febbraio 2025 si dovranno utilizzare i modelli di formulario attualmente in uso.

Come scaricare e vidimare il registro cronologico

Le imprese dovranno, quindi, accedere al portale RENTRI (www.rentri.gov.it), scaricare il modello di registro cronologico da stampare su carta e farlo vidimare presso la CCIAA (la vidimazione digitale sarà possibile, invece, a partire dal 23 gennaio 2025).

Per agevolare le imprese, il MASE ha reso noto in questi giorni che a partire dal 4 novembre 2024, sarà possibile accedere al portale per scaricare il format del registro cronologico di carico/scarico (da far vidimare e poi utilizzare dal 13 febbraio 2025).

Si attendono comunque maggiori informazioni sulle modalità di accesso e scarico del registro cronologico.

Portale RENTRI

Articolo pubblicato il 30 Settembre 2024

Norme pubblicate nel mese di settembre 2024

MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA
COMUNICATO
Avviso di avvenuta pubblicazione del decreto 19 giugno 2024, recante: «Incentivazione degli impianti a fonte rinnovabile innovativi o con costi di generazione elevati che presentino caratteristiche di innovazione e ridotto impatto sull’ambiente e sul territorio».

DECRETO LEGISLATIVO 6 settembre 2024, n. 125
Attuazione della direttiva 2022/2464/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 dicembre 2022, recante modifica del regolamento 537/2014/UE, della direttiva 2004/109/CE, della direttiva 2006/43/CE e della direttiva 2013/34/UE per quanto riguarda la rendicontazione societaria di sostenibilita’.

DECRETO 28 giugno 2024, n. 127
Regolamento recante disciplina della cessazione della qualifica di rifiuto dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione, altri rifiuti inerti di origine minerale, ai sensi dell’articolo 184-ter, comma 2, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152/2006.

Articolo pubblicato il 26 Settembre 2024

Ecomondo: dal 5 all’8 novembre a Rimini la Fiera della Green&Circular Economy

Avrà luogo dal 5 all’8 novembre a Rimini Fieri, la Fiera annuale della green and circular economy,

Ecomondo, manifestazione giunta alla 27esima edizione, è un evento fieristico internazionale di riferimento per le tecnologie, i servizi e le soluzioni industriali nei settori della green and circular economy.

Le 6 macroaree tematiche dell’edizione 2024

L’edizione di quest’anno si caratterizza per sei macroaree tematiche:

  • valorizzazione dei rifiuti
  • rigenerazione dei suoli e degli ecosistemi agro-forestali e alimentari
  • energia ottenuta dalle biomasse
  • uso dei rifiuti come materie prime seconde
  • ciclo idrico integrato e il monitoraggio ambientale
  • tutela dei mari e degli ambienti acquei, dello  spazio e il monitoraggio satellitare

Per ogni info: ecomondo.com

Articolo pubblicato il 26 Settembre 2024

Rendicontazione di sostenibilità: recepita la Direttiva Europea.

È stata recepita nel nostro ordinamento la Direttiva Europea 2022/2464 sulla rendicontazione societaria di sostenibilità. Il 25/09/24 l’entrata in vigore.

Con D.Lgs. n. 125/2024, dello scorso 10 settembre è stata introdotta, a livello nazionale, la normativa europea sui doveri di informativa delle imprese sugli aspetti ESG (Environmental, Social, Governance).

Chi sono i soggetti obbligati alla rendicontazione di sostenibilità.

Nella platea dei soggetti obbligati rientrano:

  • società di capitali di grandi dimensioni, che superano almeno due dei seguenti criteri: 250 dipendenti (media nell’esercizio), 25 milioni € di attivo di stato patrimoniale, 50 milioni € di ricavi netti da vendite e prestazioni;
  • piccole e medie imprese quotate, che superano almeno due dei seguenti limiti: 10 dipendenti (media nell’esercizio), 450.000 € di attivo di stato patrimoniale, 900.000 € di ricavi netti da vendite e prestazioni;
  • qualsiasi ente creditizio e compagnia di assicurazione.

Quali sono i contenuti della rendicontazione di sostenibilità.

La rendicontazione di sostenibilità deve contenere le seguenti informazioni:

  • modello e strategia aziendale;
  • obiettivi dell’impresa inclusi, se del caso, quelli di riduzione delle emissioni di gas-serra e relativi progressi realizzati;
  • ruolo degli organi di amministrazione e controllo e rispettive competenze;
  • politiche dell’impresa;
  • sistemi di incentivi;
  • aspetti di dovuta diligenza;
  • principali rischi e modalità di gestione;
  • indicatori pertinenti per la comunicazione delle informazioni di cui a tutti i punti precedenti.

I criteri di rendicontazione e la pubblicazione.

Le imprese devono:

  • elaborare la rendicontazione di sostenibilità seguendo gli standard di rendicontazione europei elaborati da EFRAG (European Financial Reporting Advisory: ente di natura tecnica che si occupa dei principi contabili a livello internazionale)
  • sottoporla ad attestazione di conformità tramite un revisore appositamente incaricato, che può essere anche lo stesso soggetto incaricato della revisione legale del bilancio di esercizio.

La rendicontazione di sostenibilità e la relazione di attestazione della conformità seguono le modalità di pubblicità previste per il bilancio di esercizio e devono essere rese pubbliche attraverso il sito web aziendale.

GU Serie Generale n.212 del 10-09-2024

DECRETO LEGISLATIVO 6 settembre 2024, n. 125
Attuazione della direttiva 2022/2464/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 dicembre 2022, recante modifica del regolamento 537/2014/UE, della direttiva 2004/109/CE, della direttiva 2006/43/CE e della direttiva 2013/34/UE per quanto riguarda la rendicontazione societaria di sostenibilita’.

Articolo pubblicato il 26 Settembre 2024

Polizza eventi atmosferici: obbligatoria dal 1 gennaio 2025.

Dal 1 gennaio 2025, le imprese tenute all’iscrizione al registro imprese, incorreranno nell’obbligo di stipulare una assicurazione contro i danni provocati da calamità ed eventi catastrofali.

Le aziende, secondo quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2024, dovranno necessariamente sottoscrivere una polizza che copra i potenziali danni alle immobilizzazioni materiali (ad esempio, macchinari, impianti, edifici) causati da eventi catastrofali definiti come: sismi, alluvioni, frane, inondazioni, esondazioni.

Tuttavia, non è ancora stato approvato il decreto interministeriale che dovrebbe definire i dettagli operativi e le necessarie precisazioni (quali massimali, franchigie e modalità di calcolo del premio).

LEGGE 30 dicembre 2023, n. 213
GU Serie Generale n.14 del 18-01-2024 – Suppl. Ordinario n. 4

Ripubblicazione del testo della legge 30 dicembre 2023, n. 213, recante: «Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026», corredato delle relative note. (Legge pubblicata nel Supplemento ordinario n. 40/L alla Gazzetta Ufficiale – Serie generale – n. 303 del 30 dicembre 2023).

Articolo pubblicato il 26 Settembre 2024

Scadenze ambientali di ottobre 2024

  • 1-2-3 ottobre: corsi RENTRI organizzati da Novatech (informazioni e iscrizioni qui)
  • 20 ottobre –  CONAI: scadenza dichiarazioni mensili/trimestrali

Articolo pubblicato il 25 Settembre 2024

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