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Archivio annuale 2024

Trasporto Transfrontaliero Rifiuti: nuovo Regolamento UE.

In arrivo il nuovo Regolamento Europeo per il trasporto transfrontaliero di rifiuti.

Sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea del 30 aprile 2024 è stato pubblicato il Regolamento (UE) 2024/1157 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 aprile 2024, relativo alle spedizioni di rifiuti, che modifica i regolamenti (UE) n. 1257/2013 e (UE) 2020/1056 e abroga il Regolamento (CE) n. 1013/2006.

 

Il Regolamento stabilisce:

  • Le misure volte a proteggere l’ambiente e la salute umana e a contribuire alla neutralità climatica e al conseguimento di un’economia circolare e dell’obiettivo dell’inquinamento zero prevenendo o riducendo gli impatti negativi che possono derivare dalle spedizioni dei rifiuti e dal trattamento dei rifiuti nel luogo di destinazione;
  • Le procedure e i regimi di controllo per le spedizioni di rifiuti in funzione dell’origine, della destinazione e dell’itinerario di spedizione, del tipo di rifiuti e del tipo di trattamento da applicare ai rifiuti nel luogo di destinazione.

A quali spedizioni si applica il nuovo Regolamento sul Transfrontaliero?

Il provvedimento si applica:

  • alle spedizioni di rifiuti tra Stati membri, con o senza transito attraverso paesi terzi;
  • alle spedizioni di rifiuti importati nell’Unione da paesi terzi;
  • alle spedizioni di rifiuti esportati dall’Unione verso paesi terzi;
  • alle spedizioni di rifiuti in transito nel territorio dell’Unione nel corso del tragitto verso o da paesi terzi.

Quali le spedizioni escluse?
Sono, invece, esclusi dall’ambito d’applicazione:

  • i residui e i rifiuti comprese le acque reflue prodotti dalla normale attività delle navi e delle piattaforme offshore fino a quando tali rifiuti sono scaricati a terra per essere recuperati o smaltiti;
  • i rifiuti prodotti a bordo di veicoli, treni, aeromobili e navi, fino a quando tali rifiuti sono scaricati a terra per essere recuperati o smaltiti; i rifiuti radioattivi;
  • sottoprodotti di origine animale e prodotti derivati come da definizione di cui all’articolo 3, punti 1 e 2, del regolamento (CE) n. 1069/2009, rispettivamente, ad eccezione dei sottoprodotti di origine animale o dei prodotti derivati miscelati o contaminati con rifiuti che figurano tra i rifiuti pericolosi nell’elenco dei rifiuti di cui all’articolo 7 della direttiva 2008/98/CE.

Il Regolamento entra in vigore il 20 maggio 2024 e si applicherà a decorrere dal 21 maggio 2026, fatta eccezioni per alcune disposizioni previste dall’art. 85 che presentano scadenze differite.

REGOLAMENTO (UE) 2024/1157 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
dell’11 aprile 2024, relativo alle spedizioni di rifiuti, che modifica i regolamenti (UE) n. 1257/2013 e (UE) 2020/1056 e abroga il Regolamento (CE) n. 1013/2006.

Articolo pubblicato il 17 Maggio 2024

Scadenze ambientali di maggio 2024

  • 20 maggio CONAI – scadenza dichiarazioni mensili
  • 31 maggio – Pneumatici fuori uso: scadenza dichiarazioni relative ai Pfu (leggi la notizia)

Articolo pubblicato il 1 Maggio 2024

Norme pubblicate nel mese di aprile 2024.

GAZZETTA UFFICIALE

MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA
DECRETO 4 marzo 2024
Criteri e modalita’ di applicazione e di fruizione di un contributo riconosciuto alle imprese, al fine di promuovere l’acquisto e l’utilizzo di materiali e prodotti alternativi a quelli in plastica monouso.

MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA
COMUNICATO
Deliberazione dell’Albo nazionale gestori ambientali n. 1 del 9 aprile 2024

MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA
DECRETO 15 dicembre 2023
Obiettivi specifici e modalita’ di funzionamento dell’organismo di vigilanza dei consorzi e dei sistemi autonomi per la gestione dei rifiuti, degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggi.

 

BOLLETTINO UFFICIALE REGIONE VENETO

Attuazione dei progetti dedicati al miglioramento della qualità dell’aria. Bando
finalizzato alla concessione di contributi per la rottamazione di veicoli di categoria M1 ed
N1 con contestuale acquisto di mezzi a basso impatto ambientale di nuova
immatricolazione rivolto alle micro, medie e piccole imprese con sede legale ed operativa
in Veneto. Approvazione del bando e dell’accordo di collaborazione con Unioncamere del
Veneto per la realizzazione del bando.

Pagamento del tributo speciale per il conferimento in discarica in misura ridotta per le
Amministrazioni comunali che raggiungono precisi obiettivi di raccolta differenziata ai
sensi dell’art. 39, commi 4 e 4-bis della L.R. n. 3/2000. Certificazione della percentuale di
raccolta differenziata (RD) relativa all’anno 2022 ai fini del pagamento del tributo
speciale per il deposito in discarica riferito all’annualità 2023. Modifica DGR n.
1618/2023.

Articolo pubblicato il 1 Maggio 2024

Albo Nazionale Gestori Ambientali: cancellazione per mancata nomina Responsabile Tecnico.

Com’è noto, il 15 aprile 2024, è scaduto l’ultimo termine del regime transitorio per lo svolgimento del ruolo di responsabile Tecnico della gestione rifiuti, per le imprese iscritte all’Albo Nazionale Gestori Ambientali (termine scaduto il 16 ottobre 2023 con ulteriore periodo di 180 gg per il superamento dell’esame di idoneità da parte dell’R.T. – Delibera n. 5 dell’11/10/2023)

Le aziende che, a seguito di tale termine, si trovino prive del requisito necessario per poter rimanere iscritte nelle categorie dell’Albo che richiedono la nomina di un idoneo R.T., saranno avviate verso un provvedimento di cancellazione.

Come avviene la cancellazione delle aziende prive di idoneo Responsabile Tecnico?

Decorso il termine del 15 aprile 2024 previsto dall’articolo 1, comma 1, della deliberazione n° 5
dell’11 ottobre 2023, le Sezioni entro la data del 30 aprile 2024 provvedono a deliberare l’avvio dei
procedimenti disciplinari per la cancellazione dall’Albo di quelle categorie che non abbiano un responsabile tecnico idoneo ( ai sensi degli articoli 20, comma 1, lettera b) e 21, comma 1, del D.M. 120/2014).

Decorso il termine di 30 giorni senza che l’impresa abbia provveduto alla nomina di un nuovo
responsabile tecnico in possesso dei requisiti previsti, le Sezioni regionali e provinciali dell’Albo
provvedono a deliberare la cancellazione delle suddette categorie ai sensi dell’art. 20, comma 1, lettera b)
del D.M. 120/2014 e notificano a mezzo PEC all’interessato il relativo provvedimento.

Circolare n 1 del 15 aprile 2024 – Modalità e tempistiche di notifica dei provvedimenti di cancellazione per mancata nomina di un Responsabile tecnico idoneo

 

Il ruolo di responsabile Tecnico può essere svolto anche da professionisti esterni all’azienda in possesso dei requisiti di idoneità.

Rivolgiti a Novatech Srl per l’incarico di Responsabile Tecnico. Professionisti esperti saranno in grado di garantire alla tua azienda il requisito per poter svolgere il ruolo di operatore iscritto all’Albo Nazionale  Gestori Ambientali. Contattaci da qui.

Articolo pubblicato il 1 Maggio 2024

RENTRI: attivata la fase sperimentale per gli utenti e operatori.

Dal 16 aprile 2024 è possibile fare pratica con gli adempimenti previsti dal RENTRI: attivata un’apposita area dimostrativa del sistema digitale per la tracciabilità dei rifiuti.
Sarà possibile effettuare simulazioni con modalità di accesso e funzionalità analoghe e quelle che saranno rese operative dopo la messa a regime del portale ufficiale.
In questa fase gli utente potranno potranno accedere al sistema in modo da:
  • analizzare le informazioni da trasmettere in sede di iscrizione e simulare quella che sarà la procedura di iscrizione al RENTRI;
  • verificare le funzionalità offerte dai servizi di supporto messi a disposizione dal RENTRI per:
    • la tenuta dei registri cronologici di carico e scarico in formato digitale;
    • la vidimazione e l’emissione dei nuovi formulari di identificazione del rifiuto in formato cartaceo;
  • testare le regole e le procedure per l’interoperabilità tra i sistemi informativi degli utenti e il RENTRI.

Le diverse funzioni verranno rilasciate nell’arco dei prossimi mesi.

Le funzioni attivate nell’area demo.

A partire dal 16 aprile operatori e delegati potranno testare:

  • le procedure di iscrizione
  • la vidimazione e l’emissione del FIR cartaceo e la trasmissione della copia completa dello stesso
  • la stampa del format di registro cronologico di carico e scarico

I produttori di software potranno accedere ai servizi e alla documentazione relativi a:

  • vidimazione digitale del FIR cartaceo e trasmissione della copia completa
  • vidimazione digitale e trasmissione dei dati del registro cronologico di carico e scarico digitale
  • utilizzo di strumenti di identità digitale e di sottoscrizione dei documenti

L’ambiente DEMO sarà operativo anche dopo l’avvio a regime del RENTRI.

fonte: https://www.rentri.gov.it/news/rentri-avvio-della-fase-di-test-del-rentri

Articolo pubblicato il 1 Maggio 2024

Pneumatici fuori uso: istituito il Registro Nazionale produttori e importatori.

Il fine vita dei pneumatici avrà un nuovo strumento di gestione: il nuovo Registro nazionale dei produttori e degli importatori di pneumatici.

Istituito dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per facilitare e garantire la gestione dei pneumatici fuori uso (PFU), con decreto in corso di pubblicazione, era atteso da tempo; il D.M. 182/2019, in vigore dal 23 aprile 2020, cosiddetto “Regolamento PFU” ne prevedeva l’istituzione già a partire dal 2021.

Il portale degli operatori del settore PFU

I soggetti obbligati saranno tenuti all’iscrizione al Registro per via telematica, attraverso un apposito portale messo a disposizione dalle Camere di commercio.

Gli operatori, le amministrazioni e i cittadini potranno consultare sul portale le informazioni sulla gestione dei PFU, le statistiche e gli elenchi di imprese iscritte.

Le scadenze annuali delle comunicazioni PFU

Attraverso l’area riservata, le imprese trasmetteranno le informazioni per l’iscrizione e le comunicazioni periodiche relative ai dati sugli pneumatici immessi sul mercato e su quelli raccolti al termine del loro utilizzo. Attualmente le dichiarazioni vengono inviate via PEC o raccomandata al Ministero, entro scadenze previste dal D.M. 182/19:

  • entro il 31 gennaio di ogni anno devono essere trasmesse al MASE i dati sulla quantità e le tipologie degli pneumatici immessi sul mercato del ricambio nell’anno solare precedente;
  • entro il 31 maggio di ogni anno vanno dichiarate le quantità, le tipologie e le destinazioni di recupero o smaltimento degli PFU.

Obblighi validi anche per l’e-commerce.

Come è spiegato nel provvedimento, anche i soggetti che immettono pneumatici sul mercato nazionale attraverso la vendita a distanza adempiono agli obblighi di gestione e rendono visibile nel proprio sito internet il numero di iscrizione al Registro, che deve essere comunicato alle piattaforme on-line dai soggetti che utilizzano le stesse per la vendita a distanza.

Articolo pubblicato il 1 Maggio 2024

Norme pubblicate nel mese di marzo 2024

GAZZETTA UFFICIALE

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 26 gennaio 2024
Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale per l’anno 2024.

Articolo pubblicato il 29 Marzo 2024

Plastic tax: cosa succederà dal 1 luglio 2024?

Com’è noto, è stato più volte rinviato negli ultimi anni l’avvio della cosiddetta Plastic Tax, originariamente prevista per il 1° luglio 2020, a seguito del recepimento della Direttiva (UE) 2019/904 sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente.

Che cos’è la Plastic Tax?

La Plastic Tax è un’imposta prevista per la produzione di “manufatti con singolo impiego” (MACSI) che graverà su questi soggetti:

  • fabbricanti di MACSI prodotti in Italia,
  • importatori di MACSI provenienti da altri paesi UE per il settore business (BtoB),
  • importatori di MACSI da paesi extra UE,
  • cedenti di MACSI provenienti da altri Stati membri UE per il settore domestico (BtoC)

L’imposta, il cui aggravio dovrebbe pesare 0,45 euro/kg per materia prima plastica, si applicherà a numerose tipologie di prodotti e settori merceologici:

  • materiali per gli alimenti (bottiglie, vaschette, posate in plastica),
  • contenitori in tetrapak,
  • contenitori per detersivi,
  • imballaggi di confezionamento di prodotti,
  • imballaggi monouso di numerosi comparti.

Quali saranno gli adempimenti legati all’applicazione della Plastic Tax?

La liquidazione della plastic tax, dovrebbe avvenire attraverso dichiarazioni trimestrali da presentarsi all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Le modalità non sono ancora state ufficializzate, essendo mancanti i decreti attuativi attesi ormai da parecchio tempo.

La stessa misura fiscale è introdotta o in corso di introduzione anche negli altri Stati membri, ed in particolare già operativa in Spagna. Quindi le aziende italiane che esportano in tale Paese possono già da un po’ di tempo trovarsi ad aver a che fare con le misure introdotte dal governo Spagnolo.

E’ possibile un nuovo rinvio della plastic tax?

Al momento nessuna fonte ufficiale ha ipotizzato un ulteriore rinvio della plastic tax previsto per il 1 luglio 2024, scadenza ormai piuttosto imminente.

Si auspica che le aziende possano essere messe in grado di prepararsi all’avvio di questo nuovo adempimento fiscale con opportune attività informative e chiare linee guida applicative.

 

Articolo pubblicato il 29 Marzo 2024

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