Com’è noto, è stato più volte rinviato negli ultimi anni l’avvio della cosiddetta Plastic Tax, originariamente prevista per il 1° luglio 2020, a seguito del recepimento della Direttiva (UE) 2019/904 sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente.
La Plastic Tax è un’imposta prevista per la produzione di “manufatti con singolo impiego” (MACSI) che graverà su questi soggetti:
L’imposta, il cui aggravio dovrebbe pesare 0,45 euro/kg per materia prima plastica, si applicherà a numerose tipologie di prodotti e settori merceologici:
La liquidazione della plastic tax, dovrebbe avvenire attraverso dichiarazioni trimestrali da presentarsi all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Le modalità non sono ancora state ufficializzate, essendo mancanti i decreti attuativi attesi ormai da parecchio tempo.
La stessa misura fiscale è introdotta o in corso di introduzione anche negli altri Stati membri, ed in particolare già operativa in Spagna. Quindi le aziende italiane che esportano in tale Paese possono già da un po’ di tempo trovarsi ad aver a che fare con le misure introdotte dal governo Spagnolo.
Al momento nessuna fonte ufficiale ha ipotizzato un ulteriore rinvio della plastic tax previsto per il 1 luglio 2024, scadenza ormai piuttosto imminente.
Si auspica che le aziende possano essere messe in grado di prepararsi all’avvio di questo nuovo adempimento fiscale con opportune attività informative e chiare linee guida applicative.
Articolo pubblicato il 29 Marzo 2024