La UE annuncia l’introduzione di una nuova tassa imposta agli Stati membri che colpirà la produzione nazionale di rifiuti plastici non avviati a recupero.
Si tratta di una cosiddetta plastic tax europea, che per l’Italia potrebbe andare a sommarsi alla già annunciata plastic tax nazionale che dovrebbe colpire le materie prime plastiche secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio (L. n. 160/2019), misura la cui applicazione è stata rinviata al gennaio 2021 (leggi l’articolo).
L’introito della plastic tax europea andrà a confluire nelle misure di compensazione del Recovery Fund, il fondo speciale di sostegno alle economie nazionali, messo in campo di recente a causa della crisi pandemica.
La nuova tassa dovrebbe essere corrisposta direttamente da ciascuno stato membro con un meccanismo di calcolo €/tonn di rifiuti plastici non recuperati.
Se l’iter di approvazione non subirà intoppi, potrebbe entrare in vigore già dal 1 gennaio 2021.
Articolo pubblicato il 28 Settembre 2020