Per il decimo anno CONAI premia le aziende che si impegnano nella progettazione di imballaggi eco-sostenibili.
Il “Bando CONAI per l’ecodesign degli imballaggi nell’economia circolare – Valorizzare la sostenibilità ambientale degli imballaggi” , istituisce premi in denaro per le aziende che progettano e realizzano soluzioni di packaging innovative ed ecosostenibili.
Possono partecipare al bando le aziende che nel biennio 2021-2022 hanno effettuato interventi di miglioramento dei loro imballaggi, agendo su almeno una delle leve di prevenzione considerate da CONAI come indicatori di eco-sostenibilità:
riutilizzo, facilitazione delle attività di riciclo, utilizzo di materie provenienti da riciclo, risparmio di materia prima, ottimizzazione della logistica, semplificazione del sistema di imballo e ottimizzazione dei processi produttivi.
La partecipazione al bando deve avvenire entro il 28 aprile 2023, attraverso il form online disponibile sul sito www.ecotoolconai.org – Area Bando.
I casi verranno valutati tramite lo strumento Eco Tool CONAI che permette di calcolare, attraverso un’analisi LCA semplificata, gli effetti delle azioni di prevenzione attuate dalle aziende sui propri imballaggi attraverso il calcolo dei benefici ambientali in termini di risparmio energetico, idrico e di riduzione delle emissioni di CO2.
Il montepremi messo a disposizione da CONAI per la edizione numero 10 è pari a 600.000 Euro.
Consulta il Bando CONAI per l’eco-design degli imballaggi nell’economia circolare 2023
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100% ecologico! Prodotto eco-sostenibile, azienda rispettosa dell’ambiente…
A breve questi slogan dovranno essere usati con cautela e saranno oggetto di una specifica disciplina in arrivo dall’Unione Europea.
La diffusa pratica di vantare qualità di eco-sostenibilità di prodotti o servizi da parte delle aziende subirà un giro di vite grazie ad una regolamentazione europea.
La direttiva in cantiere, che dovrebbe essere conclusa entro quest’anno, disciplinerà il cosiddetto “greenwashing”, il marketing in chiave ambientale diffuso tra le aziende che consiste nel definire un proprio prodotto, servizio come genericamente “sostenibile”, “ecologico” o “rispettoso dell’ambiente” senza alla base dati oggettivi che possano dimostrare la veridicità di quanto dichiarato.
E’ stato rilevato dalle istituzioni europee, che la maggior parte dei claim utilizzati in tema di sostenibilità risulta infondato e teso a carpire l’attenzione del consumatore senza un riscontro reale in termini di ecologia, tutela dell’ambiente o risparmio delle risorse.
Al fine di tutelare i consumatori, la norma proposta dalla Commissione prevede che le aziende che fanno “dichiarazioni ecologiche” dovranno fornire una valutazione dei propri prodotti utilizzando la metodologia dell’impronta ambientale di prodotto o applicando metodologie alternative attualmente al vaglio dei tecnici UE.
Questi argomenti sono raggruppati nell’acronimo ESG: una sigla che richiama i tre pilastri “ambiente, società e governance“. Il rating ESG è sempre più importante e vincolante nelle organizzazioni e costituisce uno dei metri di misura analizzati dagli investitori.
L’obiettivo degli interventi in programma nelle istituzioni europee è di portare la trasparenza in un settore attualmente caratterizzato da incongruenze sulla qualità dei dati, sugli standard di rendicontazione e sui metodi utilizzati per generare i rating ESG.
La nuova normativa Ue imporrà un uso appropriato delle ESG in tre step:
L’Albo Nazionale Gestori Ambientali ha rinnovato il modello di attestazione di idoneità dei veicoli per l’iscrizione nelle categorie di trasporto rifiuti.
L’ANGA per rispondere all’esigenza di rendere uniformi il foglio riepilogativo delle domande di iscrizione/variazione dell’impresa con l’attestazione di idoneità delle caratteristiche dei veicoli e delle carrozzerie mobili, predisposta dal responsabile tecnico e nell’intento di semplificare la compilazione di suddetti documenti ha introdotto la compilazione dell’attestazione direttamente all’interno del portale delle istanze.
Il servizio di compilazione e trasmissione telematica delle domande e delle comunicazioni all’Albo
nazionale gestori ambientali, consentirà la generazione del modello precompilato di attestazione (allegato “A” della delibera) contenente tutte le informazioni presenti nel sistema informatico
fornite con la compilazione dell’istanza.
Sarà compito del Responsabile tecnico verificare ed integrare tale modello con le informazioni mancanti ed eventuali altre informazioni di dettaglio prima della sottoscrizione.
Deliberazione n. 9 del 15 dicembre 2022.
Attestazione d’idoneità delle caratteristiche dei veicoli e delle carrozzerie mobili: modifiche e
integrazioni alla deliberazione n. 6 del 9 settembre 2014 e alla deliberazione n. 3 del 24 giugno
2020.
Il Ministero chiarisce con una nota l’esclusione dall’obbligo di etichettatura ambientale dei prodotti soggetti alla disciplina dell’etichetta energetica.
Come riferito in precedenza (leggi articolo), dal 1 gennaio 2023 è entrato in vigore l’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi (ai sensi dell’art. 219 comma 5, del D.Lgs. n.152 del 2006).
Il MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), con una propria nota di riscontro ad un interpello proveniente da Confindustria, ha fornito chiarimenti sull’etichetta ambientale degli imballaggi dei prodotti soggetti a etichettatura energetica, previste dal Regolamento UE 2017/1369 .
Il citato Regolamento prevede un obbligo di etichetta da apporre su alcune categorie di prodotti (quali apparecchiature elettriche ed elettroniche e pneumatici) che rappresenti le informazioni su efficienza energetica, consumo di energia e di altre risorse da parte dei prodotti durante l’uso.
Con la nota di chiarimento il MASE ha chiarito che “nelle more dell’adozione dei previsti atti delegati da parte della Commissione europea, in considerazione della necessità di armonizzare le disposizioni recanti i diversi obblighi di etichettatura, le previsioni di cui all’art. 219, comma 5, del D.lgs. 152/2006 non si applicano alle segnalate tipologie di articolo, soggette alla disciplina di cui al Regolamento (UE) 2017/1369.”
Si aggiunge quindi una ulteriore categoria di prodotti, rispetto ai già segnalati dispositivi medici e farmaci (leggi la nota ministeriale), all’esclusione dall’obbligo di etichettatura ambientale, fino a nuove specifiche determinazioni degli enti competenti.
Entro il 28 febbraio è possibile attivare le procedure previste da CONAI per il recupero del contributo ambientale sugli imballaggi destinati alle esportazioni.
Gli imballaggi che escono dal territorio nazionale a seguito di esportazione, che siano stati assoggettati al contributo ambientale CONAI, possono essere oggetto di una richiesta di esenzione o di rimborso nei riguardi del Consorzio Imballaggi.
Si tratta di procedure facoltative che devono essere attivate dall’ azienda interessata e che richiedono il mantenimento di una “contabilità” degli imballaggi per poter accedere alle istanze.
E’ possibile ottenere l’esenzione ex ante di una parte di contributo ambientale già all’atto dell’acquisto o importazione degli imballaggi; oppure richiedere il rimborso ex post sugli imballaggi assoggettati a contributo e poi esportati.
In alcuni casi può essere più conveniente attivare una procedura di compensazione tra import ed export che consente di liquidare solo il saldo a debito verso CONAI.
E’ utile una preventiva analisi dei flussi aziendali di imballaggi per capire quale sia la procedura più idonea per ogni azienda.
La tua azienda è esportatrice abituale? Verifica se hai diritto a una esenzione/rimborso da CONAI.
Consulta i nostri esperti di procedure CONAI per una verifica della tua situazione aziendale.
La scadenza è il 28 febbraio: contattaci subito.
GAZZETTA UFFICIALE
BOLLETTINO UFFICIAE REGIONE VENETO
ALBO NAZIONALE GESTORI AMBIENTALI
L’appuntamento annuale con la guida CONAI si rinnova anche per il 2023. E’ online il volume che contiene le novità e gli aggiornamenti per la corretta applicazione del Contributo Ambientale CONAI sugli imballaggi.
Dopo una prima tranche di riduzioni entrata in vigore già dal 1 luglio scorso, ecco che dal 1 gennaio 2023 sono entrati in vigore i nuovi valori dei contributi ambientali, con ulteriori riduzioni quasi su tutti i materiali.
Qui un riepilogo dei valori in vigore dal 1 gennaio.
– ACCIAIO | 5,00 €/ton |
– ALLUMINIO | 7,00 €/ton |
– CARTA | |
fascia 1 | 5,00 €/ton |
fascia 2 CPL | 25,00 €/ton |
fascia 3 (composti tipo C) | 115,00 €/ton |
fascia 4 (composti tipo D) | 245,00 €/ton |
– LEGNO | 8,00 €/ton |
– PLASTICA | |
Fascia A1.1 | 20,00 €/ton |
Fascia A1.2 | 60,00 €/ton |
Fascia A2 | 150,0 €/ton |
Fascia B1.1 | 20,00 €/ton |
Fascia B1.2 | 20,00 €/ton |
Fascia B2.1 | 350,00 €/ton |
Fascia B2.2 | 410,00 €/ton |
Fascia B2.3 | 550,00 €/ton |
Fascia C | 560,00 €/ton |
– PLASTICA BIODEGRADABILE E COMPOSTABILE | 170,00 €/ton |
– VETRO | 23,00 €/ton |
Continua il progetto di diversificazione del contributo ambientale sugli imballaggi in plastica che ora contano addirittura 9 fasce diverse di contributo (alle quali si aggiunge il contributo specifico per gli imballi in plastica biodegradabile e compostabile).
La diversificazione del contributo ha la finalità di incentivare l’uso di imballaggi maggiormente riciclabili, collegando il livello contributivo all’impatto ambientale delle fasi di fine vita/nuova vita. Questo meccanismo complica un po’ la vita dei soggetti produttori ed utilizzatori coinvolti che devono destreggiarsi all’interno di un sistema sempre più complesso di classificazione degli imballaggi prodotti in questo materiale.
Ecco le 9 fasce in vigore dal 1 gennaio 2023 per gli imballaggi in plastica.
Interessante l’avvio da parte del Consorzio Imballaggi di una iniziativa volta a semplificare e ridurre le dichiarazioni periodiche da presentare da parte dei produttori e/o commercianti di imballaggi.
Grazie ai dati presenti nella fatturazione elettronica, CONAI ambisce a ridurre notevolmente il volume di dichiarazioni attualmente obbligatorie da presentare da parte di tali soggetti, estrapolando i dati direttamente da quanto transita per il sistema gestito dall’Agenzia delle Entrate (con l’aiuto di soggetti terzi incaricati da CONAI).
Per ora il sistema è in fase di avvio sperimentale con un gruppo di aziende campione.
In fondo alla nuova guida è presente un’approfondita spiegazione dei criteri di transizione verso questa modalità (leggi qui).
Qui è riportata la sintesi degli appuntamenti con le scadenze CONAI per l’anno in corso.
La prossima importante scadenza è quella del 28 febbraio
Entro questa data devono essere presentare le richieste di esenzione ex ante o di rimborso ex post sulle esportazioni.
Contatta i nostri consulenti per verificare quali sono i tuoi obblighi e le possibilità di risparmio sul contributo ambientale CONAI.
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