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Scadenze ambientali di febbraio 2022

  • 20 febbraio – CONAI  – Dichiarazione mensile (gennaio 2022) CONAI (mod. 6.1; 6.2; 6.10) – si ricorda che le dichiarazioni vanno obbligatoriamente effettuate mediante la procedura online

 

  • 28 febbraio – CONAI – Richieste di rimborso
    • Richieste di rimborso per esportazioni del 2021 (mod. 6.6 ex post; mod. 6.6-bis)
    • Richiesta di rimborso per le esportazioni del 2021 di imballaggi pieni dichiarati in procedura semplificata import
    • Richiesta plafond di esenzione – sui dati 2021 per il 2022 (mod. 6.5)
    • Richiesta di rimborso compensazione import/export (mod. rimborso da 6.10)
    • Richiesta di rimborso per imballaggi primari di dispositivi medici e/o prodotti farmaceutici

 

  • 28 febbraio – Relazione amianto – entro questa data le imprese che svolgono attività di smaltimento e bonifica dell’amianto devono presentare alle  Regione e alle USL competenti una relazione annuale sull’attività svolta come previsto dall’art. 9, comma 1,  L. 27 marzo 1992, n. 257.

 

  • 28 febbraio – Relazione trasporto merci pericolose A.D.R. – entro questa data i consulenti per il trasporto di merci pericolose devono redigere la relazione annuale sulle attività svolte dall’impresa.

MUD 2022: save the date! Il 21 maggio la scadenza di quest’anno.

Come ormai da moltissimi anni siamo qui per aiutarvi ancora una volta ad affrontare la presentazione del MUD: la dichiarazione annuale sui rifiuti speciali che riguarda sia le aziende produttive che i soggetti gestori di rifiuti.

Cos’è il MUD?

Tutti gli obblighi di dichiarazione, comunicazione, denuncia, notificazione previsti da leggi, decreti, norme di attuazione in materia ambientale, sanitaria e di sicurezza pubblica, devono essere adempiuti per legge attraverso la presentazione del Modello Unico di Dichiarazione Ambientale MUD, da presentarsi alla CCIAA competente sul territorio in cui si trova l’unità locale cui si riferisce la dichiarazione (L. n. 70/1994).

Deve essere presentato un MUD per ciascuna unità locale obbligata. 

Chi sono i soggetti obbligati?

I soggetti tenuti alla presentazione del MUD, per le sue diverse parti, sono:

  • Chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti
  • Commercianti ed intermediari di rifiuti senza detenzione
  • Imprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti
  • Imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi
  • Imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi di cui all’articolo 184 comma 3 lettere c), d) e g) del D.Igs.152/2006 che hanno più di dieci dipendenti.
  • I Consorzi e i sistemi riconosciuti, istituiti per il recupero e riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti, ad esclusione dei Consorzi e sistemi istituiti per il recupero e riciclaggio dei rifiuti di imballaggio che sono tenuti alla compilazione della Comunicazione Imballaggi.
  • I gestori del servizio pubblico di raccolta, del circuito organizzato di raccolta di cui all’articolo 183 comma 1 lettera pp) del D.Igs. 152/2006, con riferimento ai rifiuti conferitigli dai produttori di rifiuti speciali, ai sensi dell’articolo 189, comma 4, del D.Igs. 152/2006.

I soggetti esonerati dal MUD.

Sono, invece, espressamente esonerati dall’obbligo di presentazione:

  • gli imprenditori agricoli di cui all’articolo 2135 del codice civile con un volume di affari annuo non superiore a euro ottomila, le imprese che raccolgono e trasportano i propri rifiuti non pericolosi, di cui all’articolo 212, comma 8, del D.Igs. 152/2006, nonché per i soli rifiuti non pericolosi, le imprese e gli enti produttori iniziali che non hanno più di dieci dipendenti.
  • le imprese e gli enti produttori di rifiuti non pericolosi di cui all’articolo 184, comma 3, diversi da quelli indicati alle lettere c), d) e g). 

Quali le novità del MUD 2022?

  • Innanzitutto la scadenza: è una data piuttosto inedita rispetto agli scorsi anni. Il 21 maggio 2022: è l’ultima data utile per la presentazione tempestiva del MUD (non quindi il termine ordinario del 30 aprile).
  • La modulistica è stata in alcune parti ritoccata con il decreto di approvazione del MUD valido per quest’anno per aggiornarla alle ultime disposizioni normative.

Gli esperti di Novatech sono a disposizione per seguirti in questa importante scadenza.

Contattaci per ogni informazione e per un preventivo personalizzato.

 

Rifiuti da pulizia manutentiva reti fognarie e fosse settiche: il nuovo documento unico di trasporto.

Tra le misure previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (L. 29/7/2021, n. 108, art. 35, comma 1, lettera e-bis) era inclusa anche una forma di semplificazione nella documentazione relativa ai trasporti di rifiuti provenienti dalla pulizia manutentiva delle reti fognarie di qualsiasi tipologia.

Si prevedeva, infatti, la formulazione di un unico documento di trasporto rifiuti per automezzo e percorso di raccolta.

L’Albo Nazionale Gestori Ambientali, recependo tale disposto, ha formulato il modello del nuovo formulario di trasporto rifiuti da utilizzare per tali tipologie di trasporti, in sostituzione del formulario di identificazione del rifiuto, da parte dei soggetti che effettuano l’attività di pulizia manutentiva delle fognature e fosse settiche (ai sensi dell’art. 230, comma 5, D. Lgs n. 152/06).

Di quali rifiuti si tratta?

  • I rifiuti provenienti dalle attività di pulizia manutentiva delle reti fognarie di qualsiasi tipologia, sia pubbliche che asservite ad edifici privati, compresi le fosse settiche e manufatti analoghi nonché i sistemi individuali di cui all’articolo 100, comma 3, e i bagni mobili, (tali rifiuti si considerano prodotti dal soggetto che svolge l’attività di pulizia manutentiva.)

Cosa prevede il nuovo documento unico di trasporto?

Il nuovo formulario sostitutivo del FIR permette di utilizzare un unico documento per effettuare il trasporto di più interventi eseguiti dallo spurghista/manutentore.

Si possono registrare fino a 10 interventi nelle apposite righe e, nel caso in cui gli interventi dovessero superare il numero di 10, i successivi saranno riportati in ordine cronologico nel campo relativo alle annotazioni.

Quando va utilizzato?

  • esclusivamente per il trasporto del rifiuto dai diversi luoghi in cui viene effettuata l’attività di pulizia manutentiva, fino al raggruppamento temporaneo
  • oppure per il trasporto direttamente ad impianto autorizzato al trattamento o che ha effettuato la comunicazione

A partire da quando deve essere utilizzato?

Il nuovo modello entrerà in vigore a partire dal 30 aprile 2022.

Ecco il “modello di formulario di trasporto rifiuti, documento unico art. 230, comma 5, del D.Lgs n.  152/06” e le istruzioni per la compilazione: Delibera Albo Nazionale Gestori Ambientali n.14 del 21 dicembre 2021

L’Albo Gestori Ambientali ha anche messo a disposizione un breve filmato guida sulla compilazione del nuovo documento.

Etichettatura ambientale imballaggi: prorogata al 1 luglio 2022.

Il decreto milleproroghe di fine anno concede una ulteriore proroga al termine per l’entrata in vigore dell’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi.

Doveva essere operativo dal 1 gennaio 2022 l’obbligo di apporre su tutti gli imballaggi immessi sul mercato le informazioni “ambientali” per il corretto conferimento dei rifiuti di imballaggi nella raccolta differenziata.

Invece, il decreto milleproroghe ha concesso un ulteriore termine di 6 mesi, dopo i precedenti rinvii già avvenuti, fino al 30 giugno per l’entrata in vigore delle disposizioni.

Il medesimo decreto prevede anche l’ufficializzazione delle linee guida da parte del Ministero della Transizione, che dovrebbe avvenire entro 30 giorni dall’entrata in vigore dello stesso.

 

La tua azienda è in regola con l’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi?
Per ogni chiarimento o dubbio applicativo, contatta i nostri esperti.

 

GU Serie Generale n.309 del 30-12-2021

DECRETO-LEGGE 30 dicembre 2021, n. 228
Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi.

Scadenze ambientali di gennaio 2022

  • 1 gennaio – CONAI: variazione valori dei contributi ambientali (leggi la notizia)
  • 20 gennaio – CONAI: Dichiarazione mensile, trimestrale, annuale CONAI (mod. 6.1; 6.2; 6.10) – si ricorda che le dichiarazioni vanno obbligatoriamente effettuate mediante la procedura online.
  • 20 gennaio – CONAI: Modello 6.20 imballaggi riutilizzabili

Norme pubblicate nel mese di dicembre 2021

GAZZETTA UFFICIALE

GU Serie Generale n. 285 del 30-11-2021 – Suppl. Ordinario n. 41

DECRETO LEGISLATIVO 8 novembre 2021, n. 196
Attuazione della direttiva (UE) 2019/904, del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 giugno 2019 sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente.

GU Serie Generale n. 292 del 09-12-2021

MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
DECRETO 17 novembre 2021
Criteri e modalita’ per il riconoscimento di un contributo economico volto ad incentivare l’adozione dei sistemi di misurazione puntuale dei rifiuti conferiti dalle utenze domestiche al servizio pubblico.

GU Serie Generale n. 297 del 15-12-2021

MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
DECRETO 6 ottobre 2021
Disposizioni attuative del credito di imposta sui prodotti da riciclo e riuso.

GU Serie Generale n.309 del 30-12-2021

DECRETO-LEGGE 30 dicembre 2021, n. 228
Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi.

 

ALBO NAZIONALE GESTORI AMBIENTALI

Circolare ANGA n. 12 del 15/12/2021 – Quiz verifica di idoneità Responsabile Tecnico

Circolare n. 15 del 22 dicembre 2021 – Integrazione alla circolare n. 12 del 15.12.2021: Aggiornamento quiz RT

Delibera n. 13 del 14/12/2021 – Modulistica per il rinnovo dell’iscrizione all’Albo nella categoria 6 per imprese extra UE

Circolare n. 13 del 21 dicembre 2021 – Chiarimenti circa l’efficacia e la validità dei provvedimenti di iscrizione e rinnovo.

Circolare n. 14 del 21 dicembre 2021 – Attribuzione dei codici dell’EER 20 03 04 e 20 03 06.

Raccolta differenziata sotto le feste: 10 consigli per non commettere errori!

Quanti rifiuti nelle nostre case in questi giorni di festività! Ma siamo sicuri di gettarli correttamente? Proviamo a vedere…

Dove butto i “rifiuti delle feste”?

Durante le feste natalizie la produzione di rifiuti nelle nostre case aumenta in maniera considerevole: cene in famiglia, regali da scartare, imballi delle consegne a domicilio, piccoli o grandi elettrodomestici da sostituire.

Elenchiamo alcune regole ed accorgimenti per non incorrere in errore.

Ecco alcuni “rifiuti delle feste” che non devono essere conferiti nella differenziata, per non rendere impure le frazioni destinate a recupero:

  1. Non gettiamo gli scontrini dei nostri acquisti nella raccolta della carta: la carta chimica va conferita nel secco.
  2. La carta oleata o carta da forno non vanno nella raccolta carta ma nell’indifferenziato.
  3. Bicchieri delle feste: il cristallo, a causa del suo contenuto di piombo, non può essere gettato nella raccolta del vetro riciclabile ma va conferito nel secco. Pochi frammenti di cristallo possono compromettere il recupero di grandi quantitativi di vetro riciclabile.
  4. Palline di vetro dell’albero di Natale: anche esse vanno conferite nel secco in caso di rottura accidentale.
  5. Frammenti di ceramica o di vetro borosilicato (quello delle pirofile da forno) non vanno conferiti nel vetro ma nel secco.
  6. Giocattoli rotti o in generale apparecchiature elettriche/elettroniche non vanno gettate nella raccolta differenziata: i rifiuti di questo tipo devono essere conferiti nelle isole ecologiche/centri di raccolta per essere opportunamente trattati e recuperati.
  7. E l’albero di Natale?  Se non è possibile reinserirlo in natura, ripiantandolo, un albero naturale va conferito insieme agli sfalci e ramaglie. Se il tuo albero finto ha finito il suo dovere e sei costretto ad eliminarlo: è considerato un rifiuto ingombrante e va conferito presso le isole ecologiche comunali
  8. Il cestino di vimini delle classiche strenne natalizie va conferito nella raccolta del legno (normalmente presenti presso gli ecocentri)
  9. Pluriball, polistirolo, paglietta sintetica vanno conferiti nella raccolta della plastica
  10. E alla fine si brinda! La bottiglia dello spumante ovviamente andrà nel vetro, mentre la gabbietta di metallo e la capsula di copertura del tappo nella raccolta dei metalli. Il tappo di sughero nella raccolta legno.

Evidenziamo che è stata prorogata al 1 luglio 2022 della disciplina sull’etichettatura ambientale degli imballaggi che ci aiuterà a capire con maggiore immediatezza dove conferire correttamente i rifiuti di imballaggi.

Ne vuoi sapere di più? Contattaci

REACH: dal 4 gennaio le restrizioni nelle miscele per tatuaggi.

Non è la fine dei tatuaggi a colori, come intitolato da diverse testate in questi giorni, bensì l’introduzione di una disciplina più rigida e consapevole sull’uso delle sostanze chimiche potenzialmente pericolose contenute nei tattoo.

Un pericoloso vuoto normativo.

Siamo abituati da anni alle limitazioni imposte nel mondo della cosmesi e detergenza rispetto all’utilizzo di determinate sostanze chimiche allo scopo di tutelare la nostra salute e l’ambiente. Nel settore della tatuazione, invece, non erano ancora state introdotte regole su inchiostri e sostanze utilizzate in queste tecniche che comportano iniezioni negli strati profondi del derma con notevole esposizione a rischi.

Le restrizioni introdotte nel REACH per i materiali da tatuaggio.

Un team di studiosi dell’ECHA, l’Agenzia Europea per le sostanze chimiche, ha svolto un’approfondita revisione scientifica delle sostanze in uso e un’analisi delle ricerche disponibili sugli eventuali effetti sul nostro organismo.

Tale percorso ha portato all’inserimento di una specifica voce all’interno del Regolamento REACH, 1907/2006/CE che prevede:

  • restrizioni in materia di fabbricazione, uso, immissione sul mercato di determinate sostanze, miscele e articoli pericolosi
  • obblighi di informazione a carico dei produttori che le immettono sul mercato
  • la messa al bando di sostanze mutagene, cancerogene, tossiche per la riproduzione, sensibilizzanti e corrosive ai sensi del Regolamento CLP 1271/2008/CE

A seguito di tali disposizioni sono stati limitati l’utilizzo intenzionale o le concentrazioni di circa 4000 sostanze classificate come pericolose negli inchiostri

Chi può eseguire i tatuaggi?

Relativamente all’esecuzione dei tatuaggi, in Italia sono abilitati ad effettuare tale pratica solo coloro che sono in possesso dell’attestato di frequenza di uno specifico corso di formazione regionale e che operino nel rispetto dei requisiti igienico-sanitari previsti dalle linee guida del Ministero della Salute.

Le regole non vietano insomma i tatuaggi a colori, ma chiedono che gli inchiostri colorati siano realizzati limitando l’uso di sostanze rischiose per la salute e introducono norme più chiare, a tutela sia degli operatori sia di chi vuole farsi un tatuaggio.

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