fbpx

Archivio degli autori eva

MUD 2024: i soggetti obbligati

Anche quest’anno si avvicina il periodo per la presentazione del MUD, la cui scadenza, per quest’anno, è prorogata al 1 luglio 2024.

Cos’è il MUD

E’ una dichiarazione, il cui contenuto è stato più volte ampliato negli ultimi anni, da presentare annualmente alla Camera di Commercio (per mezzo di un sistema telematico) che riepiloga i rifiuti prodotti, trasportati, gestiti dagli enti e dagli operatori dei settori industriale e artigianale.

Chi sono i soggetti obbligati al MUD

Il MUD si articola in varie sezioni  con contenuti diversi e obbligatori o meno a seconda dei soggetti presi in considerazione.

1. Chi deve presentare la sezione “Comunicazione Rifiuti” ?
  • Chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto dei rifiuti;
  • Commercianti ed intermediari di rifiuti senza detenzione;
  • Imprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti;
  • Imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi;
  • Imprese ed enti che hanno più di dieci dipendenti e sono produttori iniziali di rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali, da lavorazioni artigianali e da attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento dei fumi;
  • I Consorzi e i sistemi riconosciuti, istituiti per il recupero e riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti, ad esclusione dei Consorzi e sistemi istituiti per il recupero e riciclaggio dei rifiuti di imballaggio che sono tenuti alla compilazione della Comunicazione Imballaggi;
  • I gestori del servizio pubblico di raccolta, del circuito organizzato di raccolta di cui all’articolo 183 comma 1 lettera pp) del D.lgs. 152/2006, con riferimento ai rifiuti conferitigli dai produttori di rifiuti speciali, ai sensi dell’articolo 189, comma 4, del D.lgs. 152/2006.
2. Chi deve presentare la sezione “Comunicazione Veicoli Fuori Uso” ?
  • Soggetti che effettuano le attività di trattamento dei veicoli fuori uso e dei relativi componenti e materiali.
3. Chi deve presentare la sezione “Comunicazione Imballaggi” ?
  • Sezione Consorzi: CONAI o altri soggetti;
  • Sezione Gestori rifiuti di imballaggio: impianti autorizzati a svolgere operazione di gestione di rifiuti di imballaggio.
4. Chi deve presentare la sezione “Comunicazione Rifiuti Urbani, Assimilati E Raccolti In Convenzione” ?
  • Soggetti responsabili del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e assimilati (Comune o soggetti da questo delegati).
5. Chi deve presentare la sezione “Comunicazione Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche”?
  • Soggetti coinvolti nel ciclo di gestione dei RAEE rientranti nel campo di applicazione del D.lgs. 49/2014.
6. Chi deve presentare la sezione “Comunicazione Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche” ?
  • Soggetti obbligati all’iscrizione al Registro delle  Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche.

Hai bisogno di aiuto nella compilazione ed invio del MUD?

Contatta i nostri uffici per un preventivo e per sapere quali documenti preparare.

Rendicontazione di sostenibilità per le aziende: non potremo più farne a meno.

E’ di questi giorni l’approvazione da parte della Camera e del Senato del disegno di legge di recepimento della Direttiva 2022/2464/UE sugli obblighi delle imprese in materia di rendicontazione di sostenibilità.

Lo scenario attuale è che sempre più aziende incorreranno negli obblighi di rendicontazione dei loro aspetti ambientali, sociali e di governance (ESG).

Cosa significa e a cosa serve rendicontare la sostenibilità?

Nei mercati nazionali ed internazionali il rating ESG non serve ormai solo per prendere decisioni di natura finanziaria. Sta divenendo sempre più un elemento chiave nelle scelte strategiche degli stakeholders: banche, fornitori, clienti, pubblico in generale.

Gli studi recenti dimostrano che le organizzazioni con un buon controllo dei propri aspetti di sostenibilità sono più stabili ed hanno maggior garanzia di successo sul mercato e durabilità nel tempo oltre a vantaggi di reputazione.

Con quali strumenti si può misurare il rating di sostenibilità?

Sono sempre più necessarie nei rapporti con banche, investitori e stakeholders le misurazioni delle performance di sostenibilità attraverso punteggi attribuiti con metodologie varie che analizzano le tre dimensioni chiave ambiente, sociale e governance (ESG).

Sono disponibili sul mercato diverse piattaforme – tra le quali alcune anche di tipo “open” – che consentono di svolgere tale misurazione valutando appunto la sostenibilità delle realtà aziendali (alcuni esempi: Ecovadis, Synesgy by Cribis, Open-es ed Ecomate).

Tali strumenti vengono anche utilizzati dalle imprese per misurare il grado di sostenibilità dei propri partner di filiera (fornitori).

Attendiamo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della nuova disciplina per conoscerne più a fondo i contenuti e le implicazioni per le imprese.

Scadenze ambientali di marzo 2024

  • 20 marzoCONAI: Dichiarazione mensile CONAI (mod. 6.1; 6.2) – si ricorda che le dichiarazioni vanno obbligatoriamente effettuate mediante la procedura online.

 

  • 31 marzo – Registro pile e accumulatori: comunicazione annuale dei produttori (www.registropile.it)

Norme pubblicate nel mese di febbraio 2024

GAZZETTA UFFICIALE UNIONE EUROPEA

REGOLAMENTO (UE) 2024/573 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
del 7 febbraio 2024 sui gas fluorurati a effetto serra, che modifica la direttiva (UE) 2019/1937 e che abroga il regolamento (UE) n. 517/2014 (leggi la nostra notizia)

 

BOLLETTINO UFFICIALE REGIONE VENETO

DECRETO DEL DIRETTORE DELLA DIREZIONE AMBIENTE E TRANSIZIONE ECOLOGICA

BURV n. 1 del 08 gennaio 2024
Tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi – Approvazione modello di dichiarazione anno 2023.

COVID: come vanno smaltiti i gel lavamani scaduti?

I gel disinfettanti sono, ancora oggi, una presenza costante nelle nostre aziende.

Le scuole e altri enti, ad esempio, hanno i magazzini pieni di scatoloni di questi prodotti a base alcolica.

Come tutti i rifiuti a  base organica, questo tipo di presidio medico-chirurgico ha una scadenza e occorre gestire il suo smaltimento nel modo più aderente alla legislazione attuale.

Novatech supporta la gestione di questo rifiuto nel modo più veloce ed efficiente possibile.

Novatech come Partner Affidabile per lo Smaltimento dei Rifiuti (gel lavamani)

Lo smaltimento di tali presidi medici scaduti va svolto nella piena conformità alle normative vigenti, essendo classificabili come rifiuti speciali con codice CER 160305.

Ad esempio, nel caso di un’azienda, una scuola o altro ente che necessita lo smaltimento di tali detergenti e gel disinfettanti in scadenza (o già scaduti), Novatech si occupa di organizzare tutto il processo: dal confezionamento ed etichettatura degli scatoloni, al trasporto e fino allo smaltimento secondo i termini di legge.

Novatech offre una gestione completa che comprende l’imballaggio, il trasporto e lo smaltimento nel rispetto della legislazione.
Contattaci per conoscere meglio questo servizio.

F-gas: nuove regole restrittive da marzo 2024.

Un Regolamento Europeo introduce una disciplina aggiornata che impone restrizioni e divieti di utilizzo di gas fluorurati con effetto serra a partire dall’11 marzo 2024.

Il nuovo regolamento UE sui gas effetto serra e i suoi obbiettivi.

Non è una novità che misure di sempre maggior restrizione verranno messe in campo per limitare la dispersione nell’atmosfera di gas lesivi dello strato di ozono e che contribuiscono all’effetto serra.

Il nuovo Regolamento UE n. 2024/573 del 7 febbraio 2024 sui gas fluorurati a effetto serra, che modifica la direttiva (UE) è un passo avanti verso gli obiettivi climatici dell’UE per il 2030 e per la neutralità climatica entro il 2050.

Gli effetti della sua applicazione saranno l’eliminazione di 500 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 equivalente entro il 2050 (pari alle emissioni annue di Francia e Belgio).

Le misura previste dal nuovo regolamento. 

Il Regolamento – in quanto tale di diretta applicazione negli Stati membri – comprende un pacchetto di  divieti e limitazioni, nonchè ulteriori obblighi di formazione e certificazione delle imprese.

E’ previsto anche l’inserimento di questa tematica nel meccanismo del cosiddetto “whistle-blowing” con lo scopo di tutelare i lavoratori che sono venuti a conoscenza di violazioni nello svolgimento delle proprie funzioni lavorative.

I principali effetti del Regolamento saranno:

  • eliminazione dell’utilizzo di idrofluorocarburi (HFC), entro il 2050; e comunque di tutti i gas fluorurati nelle apparecchiature in cui sono disponibili alternative rispettose del clima (es pompe di calore, i commutatori per la trasmissione dell’energia o i prodotti utilizzati nel settore sanitario);
  • riduzione delle emissioni di gas fluorurati e sostanze lesive dell’ozono dalle schiume isolanti nei vecchi edifici e in quelli in fase di ristrutturazione
  • esclusione dalle esportazioni delle apparecchiature obsolete che utilizzano refrigeranti con un elevato potenziale di riscaldamento globale

 

Leggi il REGOLAMENTO (UE) 2024/573 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
del 7 febbraio 2024 sui gas fluorurati a effetto serra, che modifica la direttiva (UE) 2019/1937 e che abroga il regolamento (UE) n. 517/2014

UFI: aggiornamenti su notifiche per sostanze pericolose

Come già anticipato  (leggi il nostro articolo), a partire dal 1 gennaio 2024 l’obbligo della notifica UFI al Centro Antiveleni, diviene operativo anche per le miscele destinate esclusivamente ad un uso industriale.

Notifica UFI: di cosa si tratta?

A partire dal 2021 è entrato in vigore l’obbligo della cosiddetta notifica UFI (Unique Formula Identifier) o notifica PCN (Poison Centres Notification) all’Agenzia Europea delle sostanze Chimiche (ECHA) per le miscele pericolose immesse sul mercato destinate ad uso professionale e da parte dei consumatori, come stabilito dal Regolamento (UE) 1272/2008 CLP (Allegato VIII).

Per le miscele pericolose notificate dovrà essere stampato sull’etichetta un codice identificativo, in sigla codice UFI – Unique Formula Identifier (codice alfanumerico di 16 caratteri e il corrispondente codice a barre).

Dal codice UFI i centri antiveleni potranno ottenere alle informazioni necessarie sulla composizione della miscela per poter intervenire in caso di emergenza.

È obbligatorio fare la notifica UFI per prodotti classificati come suscettibili di provocare pericoli fisici o per la salute ai sensi del regolamento dell’UE relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio – Regolamento (UE) 1272/2008 CLP (Allegato VIII).

La novità del 1 gennaio 2024

A partire dall’inizio di quest’anno la notifica al centro antiveleni diviene obbligatoria anche per le miscele pericolose destinate ad uso esclusivo industriale così come l’obbligo di stampa dell’UFI in etichetta, prima dell’immissione sul mercato.

Hai bisogno di supporto per la notifica UFI? Per ogni informazione contatta il nostro servizio di consulenza per le sostanze pericolose.

IMDG: entrato in vigore il codice aggiornato

Segnaliamo che, a partire dal 1 gennaio 2024, è entrata in vigore la versione aggiornata del Codice IMDG (International Maritime Dangerous Goods) n. 41/2022.

Si tratta di un codice tecnico legato alla sicurezza della navigazione in caso di trasporto di merci pericolose in colli; viene aggiornato ogni due anni ed è applicabile in forma volontaria il primo anno dopo la pubblicazione della nuova edizione (2023), mentre diventa applicabile obbligatoriamente nel secondo anno di entrata in vigore (2024).

Il suo contenuto è volto a disciplinare:

  • il trasporto in sicurezza delle merci pericolose via mare
  • i criteri di classificazione delle merci pericolose,
  • la modalità di compilazione del documento di trasporto (Multimodal Dangerous Goods Form)
  • le modalità di imballaggio
  • le condizioni per il trasporto delle merci alla rinfusa o in cisterna
  • la segnalazione dei colli e delle unità di trasporto
  • le modalità di redazione della documentazione per il trasporto (Multimodal Dangerous Goods Form)
  • la tipologia di cisterne e unità di trasporto del carico per il trasporto via mare e altro

 

Novatech è in grado di fornire la consulenza necessario per il trasporto marittimo di merci pericolose secondo la vigente disciplina. Contatta i nostri tecnici.

ISO 14001: conoscere la certificazione ambientale.

Gli impatti ambientali, le performance, le conformità normative, la comunicazione ambientale delle organizzazioni sono indubbiamente elementi sempre più prioritari nelle strategie di gestione aziendale.

Come gestire efficacemente questi aspetti? Con un Sistema di Gestione Ambientale.

Cos’è la ISO 14001 ?

La Certificazione Ambientale è disciplinata dalla norma internazionale, di carattere volontario, ISO 14001:2015.

Questo standard internazionale contiene le linee guida necessarie per l’implementazione di un efficace Sistema di Gestione Ambientale in ogni tipologia di organizzazione.

La certificazione ISO 14001 è rilasciata da un organismo indipendente accreditato ed è strumento chiave che evidenzia la precisa scelta e l’impegno aziendale nel minimizzare l’impatto ambientale dei propri cicli produttivi, dei propri prodotti e dei servizi offerti. Allo stesso tempo contribuisce al rispetto di tali principi nella propria filiera di appartenenza.

Mantenere costantemente sotto controllo questi aspetti e puntare al miglioramento continuo dà garanzia di una efficace gestione dei processi sotto il profilo ambientale specialmente se il sistema viene integrato con la gestione della qualità secondo lo standard ISO 9001.

Come approcciare alla ISO 14001

Novatech Srl è partner delle aziende più attente alla gestione ambientale delle proprie attività aiutandole nella creazione, sviluppo e implementazione di sistemi di gestione conformi agli standard della ISO 14001.

Per progettare insieme il tuo futuro sistema di gestione ambientale o per  saperne di più contattaci.

LinkedIn