Il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha firmato i decreti per l’adozione della “Strategia nazionale per l’economia circolare” e l’approvazione del “Programma nazionale per la gestione dei rifiuti”.
La Strategia nazionale per l’economia circolare è un documento programmatico all’interno del quale sono individuate le azioni, gli obiettivi e le misure che si intendono perseguire nella definizione delle politiche istituzionali volte ad assicurare un’effettiva transizione verso un’economia di tipo circolare.
Il Programma nazionale di gestione dei rifiuti costituisce a sua volta uno dei pilastri strategici e attuativi della Strategia nazionale, trattandosi di uno strumento di indirizzo per le Regioni e le Province autonome nella pianificazione e gestione dei rifiuti, preordinato a orientare le politiche pubbliche e incentivare le iniziative private per lo sviluppo di un’economia sostenibile e circolare.
In una nota del MiTe si sottolinea che questi due traguardi sono conseguiti in linea con le scadenze previste dal PNRR.
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Elenco classificazioni ed etichettature armonizzate in revisione. Obbligo di applicazione delle nuove regole dal 1 dicembre 2023.
Il Regolamento 2022/692/UE aggiorna l’allegato VI regolamento CLP 1272/2008/CE contenente l’elenco delle classificazioni e dell’etichettatura armonizzate delle sostanze pericolose.
Il nuovo regolamento, emanato in adeguamento al progresso scientifico e tecnologico, provvede a:
L’obbligo di applicazione delle nuove regole scatta dal 1 dicembre 2023, ma le imprese possono applicarle volontariamente già a partire dal 23 maggio 2022.
Il trasporto di merci pericolose (compresi i rifiuti) è una materia complessa e in continuo mutamento.
Il nostro servizio di consulente per la sicurezza dei trasporti di merci pericolose ADR e RID, per le modalità trasporto stradale e ferroviario, ti dà la sicurezza di viaggiare in regola.
Le normative sul trasporto di merci e rifiuti pericolosi.
Il trasporto delle merci pericolose (compresi i rifiuti) è disciplinato dalle “UN recommendation on the transport of dangerous good”, raccomandazioni redatte e aggiornate da una commissione ONU.
Sulla base di queste raccomandazioni sono redatte ed aggiornate le normative tecniche che disciplinano il trasporto delle merci pericolose con le seguenti modalità:
I professionisti esperti di Novatech sono in grado di seguire le aziende nella formazione, consulenza, aggiornamenti per i trasporti di merci e rifiuti pericolosi.
Contatti i nostri uffici per ogni dubbio o informazione.
Il Responsabile Tecnico per la Gestione dei Rifiuti è una figura la cui nomina è obbligatoria per le imprese iscritte ad alcune delle categorie dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali. E’ un professionista – che può essere individuato nel personale interno all’azienda oppure reperito esternamente – che pone in essere tutte le azioni necessarie a garantire la corretta gestione dei rifiuti, svolgendo la propria attività in maniera effettiva e continuativa.
I Responsabili Tecnici già operativi prima della riforma di questo ruolo (avvenuta nel 2017), dovranno, entro ottobre del 2023, sostenere un esame certificato (verifica di idoneità) per poter continuare a mantenere la propria qualifica professionale.
La normativa salvaguarda l’attività esercitata e garantisce lo svolgimento del ruolo di Responsabile Tecnico Gestione Rifiuti per tutte le categorie per le quali tale incarico era già incaricato in azienda alla data del 16 ottobre 2017. Tuttavia, pone un obbligo di aggiornamento per il mantenimento della qualifica, accertato con una verifica di idoneità da sostenere presso le Sezioni Regionali dell’Albo, nelle sessioni da queste stabilite.
Dopo vari rinvii causati dall’emergenza sanitaria, sono riprese le sessioni di esame a partire da gennaio 2022.
Il Comitato nazionale dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali ha approvato il calendario delle verifiche per Responsabili Tecnici per l’anno 2022 (art. 13 comma 1 D.M. 120/2014) .
Non puoi sostenere l’esame o non hai tempo per sostenere le verifiche?
Novatech al suo interno vanta più di un Responsabile Tecnico certificato, costantemente aggiornato dal punto di vista tecnico, normativo e con anni di esperienza nelle diverse categorie e classi previste dall’ANGA.
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L’utilizzo dei codici CER che terminano con le cifre “99” è soggetto a restrizioni ancor più dettagliate dall’Albo Nazionale Gestori Ambientali: così è specificato nella Circolare n. 4 del 26 aprile 2022.
Nella prassi di classificazione dei rifiuti mediante attribuzione del codice CER, l’utilizzo dei codici aventi le ultime due cifre finali corrispondenti a “99” è sempre stato limitato a casistiche residuali e molto specifiche. L’Albo Nazionale Gestori Ambientali, nel rilasciare i provvedimenti per la gestione (trasporto) di tali rifiuti, ha sempre richiesto che il rifiuto venisse dettagliato in modo da esprimere in modo preciso di quale rifiuto si tratti e da non considerarlo come un “contenitore generico” di rifiuti non specificati altrimenti.
Ora con la nuova circolare n. 4 del 2 aprile 2022, l’A.N.G.A. chiarisce in modo ancora più stringente quali sono le condizioni per l’utilizzo nei provvedimenti da esso rilasciati dei cosiddetti codici 99:
1. il codice CER deve essere adeguatamente descritto;
2. deve essere presente alternativamente:
Hai dubbi sui tuoi provvedimenti di iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali? Rivolgiti ai nostri esperti per ogni chiarimento.
L’Italia ha sottoscritto in data 08/02/2022 l’Accordo Multilaterale M343 che permette di utilizzare imballaggi non omologati per adesivi, pitture e materie simili alle pitture, inchiostri da stampa e materie simili agli inchiostri da stampa e resine in soluzioni.
Tali prodotti sono classificati pericolosi per l’ambiente, con UN 3082 materia pericolosa per l’ambiente, liquida, n.a.s., gruppo di imballaggio III, a causa della presenza dei seguenti biocidi, da soli o in combinazione, in concentrazione ≥ 0,025 %:
Queste merci pericolose possono essere trasportate in imballaggi di acciaio, di alluminio, altri metalli o di plastica non omologati, se trasportate in quantità ≤ 30 litri per imballaggio, nelle seguenti modalità:
Tutte le altre pertinenti disposizioni dell’ADR devono essere applicate.
Il presente accordo è valido fino al 30 giugno 2023 per i trasporti nei territori dei Paesi contraenti dell’ADR, firmatari del presente accordo.
Dubbi sul trasporto i merci pericolose?
I nostri consulenti ADR sono a disposizione per aiutarti a risolverli.
Non rischiare, contattaci e viaggerei più sicuro.
La tua azienda trasporta, carica o spedisce merci o rifiuti pericolosi? Conosci cosa prevede l’Accordo ADR per il trasporto di merci pericolose? I nostri esperti sono in grado di verificare gli obblighi (o le esenzioni) che possono riguardare la tua attività.
L’ADR è l’accordo relativo ai trasporti internazionali e nazionali di merci pericolose su strada.
La norma riguarda:
Da notare che le disposizioni di questi accordi possono riguardare anche il trasporto di rifiuti pericolosi.
L’obbligo di nomina del consulente ADR/RID è disciplinato dall’art. 11 del D.Lgs. 27 gennaio 2010 n. 35:
“Il legale rappresentante dell’impresa la cui attività comporta trasporti di merci pericolose, oppure operazioni di imballaggio, di carico, di riempimento o di scarico, connesse a tali trasporti, nomina un consulente per la sicurezza”.
Nell’edizione 2019 dell’Accordo ADR è stato introdotto l’obbligo di nomina del consulente ADR anche per le aziende che effettuano solo le operazioni di spedizioni, a partire dal 1 gennaio 2023.
Sono previste alcune esenzioni per la nomina del consulente ADR o RID, previste dal D.Lgs. n. 40/2000, che ha istituito il ruolo di consulente per la sicurezza dei trasporti delle merci pericolose sostituito poi dal D. Lgs. n. 35/2010.
Tali esenzioni riguardano:
Come faccio a sapere se la mia azienda è in regola?
Rivolgiti ai nostri esperti per una consulenza sulla verifica dell’obbligo di nomina del consulente per il trasporto delle merci pericolose secondo gli accordi ADR-RID. Contattaci.
Quanti rifiuti nelle nostre case in questi giorni di festività! Ma siamo sicuri di gettarli correttamente? Proviamo a vedere…
Durante le feste natalizie la produzione di rifiuti nelle nostre case aumenta in maniera considerevole: cene in famiglia, regali da scartare, imballi delle consegne a domicilio, piccoli o grandi elettrodomestici da sostituire.
Elenchiamo alcune regole ed accorgimenti per non incorrere in errore.
Ecco alcuni “rifiuti delle feste” che non devono essere conferiti nella differenziata, per non rendere impure le frazioni destinate a recupero:
Evidenziamo che è stata prorogata al 1 luglio 2022 della disciplina sull’etichettatura ambientale degli imballaggi che ci aiuterà a capire con maggiore immediatezza dove conferire correttamente i rifiuti di imballaggi.
Ne vuoi sapere di più? Contattaci
L’Albo Nazionale Gestori Ambientali ha reso disponibile un video tutorial che anticipa alcuni dei contenuti che avrà il RENTRI il Registro Elettronico Nazionale sulla Tracciabilità dei Rifiuti.
Il video contiene una simulazione di come avverrà il caricamento dei dati contenuti nei registri di carico e scarico rifiuti, dedicato a tutte le imprese che non sono dotate di un software interoperabile con RENTRI.
Devi effettuare la notifica SCIP per gli articoli immessi sul mercato? Ce ne occupiamo noi.
Cos’è la notifica SCIP?
La notifica SCIP (Substances of Concern In articles as such or in complex objects (Products)) è nata allo scopo di creare una banca dati tossicologica in cui vengono inserite tutte le informazioni sulle sostanze estremamente preoccupanti (SVHC- Substances Very High Concern) presenti in quantità 0,1% (peso/peso) contenute in articoli o articoli complessi.
La creazione della banca dati SCIP è stata istituita dall’art. 9 della Direttiva quadro sui rifiuti, Direttiva (UE) 2018/851, allo scopo di rendere nota la presenza di sostanze molto pericolose negli articoli e di permettere la gestione in sicurezza degli stessi per l’intero ciclo di vita fino alla fase finale di rifiuto.
La notifica SCIP deve essere inviata all’ECHA (European Chemicals Agency).
Chi deve fare la notifica SCIP?
L’obbligo di inviare la notifica SCIP riguarda i fornitori di articoli immessi sul mercato dell’Unione Europea contenenti una sostanza estremamente preoccupante presente nell’elenco di sostanze candidate in una concentrazione superiore a 0,1% p/p
L’obbligo decorre dal 5 gennaio 2021.
I fornitori di articoli interessati alla notifica SCIP sono:
Quali informazioni devono essere inviate?
Per ogni informazione contatta i nostri uffici.