L’utilizzo dei codici CER che terminano con le cifre “99” è soggetto a restrizioni ancor più dettagliate dall’Albo Nazionale Gestori Ambientali: così è specificato nella Circolare n. 4 del 26 aprile 2022.
Nella prassi di classificazione dei rifiuti mediante attribuzione del codice CER, l’utilizzo dei codici aventi le ultime due cifre finali corrispondenti a “99” è sempre stato limitato a casistiche residuali e molto specifiche. L’Albo Nazionale Gestori Ambientali, nel rilasciare i provvedimenti per la gestione (trasporto) di tali rifiuti, ha sempre richiesto che il rifiuto venisse dettagliato in modo da esprimere in modo preciso di quale rifiuto si tratti e da non considerarlo come un “contenitore generico” di rifiuti non specificati altrimenti.
Ora con la nuova circolare n. 4 del 2 aprile 2022, l’A.N.G.A. chiarisce in modo ancora più stringente quali sono le condizioni per l’utilizzo nei provvedimenti da esso rilasciati dei cosiddetti codici 99:
1. il codice CER deve essere adeguatamente descritto;
2. deve essere presente alternativamente:
Hai dubbi sui tuoi provvedimenti di iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali? Rivolgiti ai nostri esperti per ogni chiarimento.
L’Italia ha sottoscritto in data 08/02/2022 l’Accordo Multilaterale M343 che permette di utilizzare imballaggi non omologati per adesivi, pitture e materie simili alle pitture, inchiostri da stampa e materie simili agli inchiostri da stampa e resine in soluzioni.
Tali prodotti sono classificati pericolosi per l’ambiente, con UN 3082 materia pericolosa per l’ambiente, liquida, n.a.s., gruppo di imballaggio III, a causa della presenza dei seguenti biocidi, da soli o in combinazione, in concentrazione ≥ 0,025 %:
Queste merci pericolose possono essere trasportate in imballaggi di acciaio, di alluminio, altri metalli o di plastica non omologati, se trasportate in quantità ≤ 30 litri per imballaggio, nelle seguenti modalità:
Tutte le altre pertinenti disposizioni dell’ADR devono essere applicate.
Il presente accordo è valido fino al 30 giugno 2023 per i trasporti nei territori dei Paesi contraenti dell’ADR, firmatari del presente accordo.
Dubbi sul trasporto i merci pericolose?
I nostri consulenti ADR sono a disposizione per aiutarti a risolverli.
Non rischiare, contattaci e viaggerei più sicuro.
La tua azienda trasporta, carica o spedisce merci o rifiuti pericolosi? Conosci cosa prevede l’Accordo ADR per il trasporto di merci pericolose? I nostri esperti sono in grado di verificare gli obblighi (o le esenzioni) che possono riguardare la tua attività.
L’ADR è l’accordo relativo ai trasporti internazionali e nazionali di merci pericolose su strada.
La norma riguarda:
Da notare che le disposizioni di questi accordi possono riguardare anche il trasporto di rifiuti pericolosi.
L’obbligo di nomina del consulente ADR/RID è disciplinato dall’art. 11 del D.Lgs. 27 gennaio 2010 n. 35:
“Il legale rappresentante dell’impresa la cui attività comporta trasporti di merci pericolose, oppure operazioni di imballaggio, di carico, di riempimento o di scarico, connesse a tali trasporti, nomina un consulente per la sicurezza”.
Nell’edizione 2019 dell’Accordo ADR è stato introdotto l’obbligo di nomina del consulente ADR anche per le aziende che effettuano solo le operazioni di spedizioni, a partire dal 1 gennaio 2023.
Sono previste alcune esenzioni per la nomina del consulente ADR o RID, previste dal D.Lgs. n. 40/2000, che ha istituito il ruolo di consulente per la sicurezza dei trasporti delle merci pericolose sostituito poi dal D. Lgs. n. 35/2010.
Tali esenzioni riguardano:
Come faccio a sapere se la mia azienda è in regola?
Rivolgiti ai nostri esperti per una consulenza sulla verifica dell’obbligo di nomina del consulente per il trasporto delle merci pericolose secondo gli accordi ADR-RID. Contattaci.
Quanti rifiuti nelle nostre case in questi giorni di festività! Ma siamo sicuri di gettarli correttamente? Proviamo a vedere…
Durante le feste natalizie la produzione di rifiuti nelle nostre case aumenta in maniera considerevole: cene in famiglia, regali da scartare, imballi delle consegne a domicilio, piccoli o grandi elettrodomestici da sostituire.
Elenchiamo alcune regole ed accorgimenti per non incorrere in errore.
Ecco alcuni “rifiuti delle feste” che non devono essere conferiti nella differenziata, per non rendere impure le frazioni destinate a recupero:
Evidenziamo che è stata prorogata al 1 luglio 2022 della disciplina sull’etichettatura ambientale degli imballaggi che ci aiuterà a capire con maggiore immediatezza dove conferire correttamente i rifiuti di imballaggi.
Ne vuoi sapere di più? Contattaci
L’Albo Nazionale Gestori Ambientali ha reso disponibile un video tutorial che anticipa alcuni dei contenuti che avrà il RENTRI il Registro Elettronico Nazionale sulla Tracciabilità dei Rifiuti.
Il video contiene una simulazione di come avverrà il caricamento dei dati contenuti nei registri di carico e scarico rifiuti, dedicato a tutte le imprese che non sono dotate di un software interoperabile con RENTRI.
Devi effettuare la notifica SCIP per gli articoli immessi sul mercato? Ce ne occupiamo noi.
Cos’è la notifica SCIP?
La notifica SCIP (Substances of Concern In articles as such or in complex objects (Products)) è nata allo scopo di creare una banca dati tossicologica in cui vengono inserite tutte le informazioni sulle sostanze estremamente preoccupanti (SVHC- Substances Very High Concern) presenti in quantità 0,1% (peso/peso) contenute in articoli o articoli complessi.
La creazione della banca dati SCIP è stata istituita dall’art. 9 della Direttiva quadro sui rifiuti, Direttiva (UE) 2018/851, allo scopo di rendere nota la presenza di sostanze molto pericolose negli articoli e di permettere la gestione in sicurezza degli stessi per l’intero ciclo di vita fino alla fase finale di rifiuto.
La notifica SCIP deve essere inviata all’ECHA (European Chemicals Agency).
Chi deve fare la notifica SCIP?
L’obbligo di inviare la notifica SCIP riguarda i fornitori di articoli immessi sul mercato dell’Unione Europea contenenti una sostanza estremamente preoccupante presente nell’elenco di sostanze candidate in una concentrazione superiore a 0,1% p/p
L’obbligo decorre dal 5 gennaio 2021.
I fornitori di articoli interessati alla notifica SCIP sono:
Quali informazioni devono essere inviate?
Per ogni informazione contatta i nostri uffici.
L’Albo Nazionale Gestori Ambientali in collaborazione con la Sezione regionale Puglia dell’Albo organizza il seminario “La responsabilità in tema di gestione rifiuti e tracciabilità”.
Il seminario, che avrà luogo il 15/12/2021 ore 9.15, rivolto ad imprese, consulenti ed associazioni di categoria, intende fornire ai partecipanti le nozioni fondamentali sulla normativa di riferimento, sulla tracciabilità nella digitalizzazione degli adempimenti e sull’istituzione del Registro Elettronico Nazionale.
Il Ministero della Transizione Ecologica pubblica i criteri di selezione dei progetti per investimenti che mirano a promuovere l’economia circolare previsti dal PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza).
Si tratta in particolare di “progetti faro di economia circolare” in materia di raccolta differenziata dei rifiuti elettronici, plastici e tessili, con risorse dedicate pari a 2,1 miliari di euro
Sono previste due linee di investimento:
I progetti finanziabili riguardano:
Il Piano d’Azione per l’Economia Circolare varato dall’UE, prevede il raggiungimento dei seguenti target:
− riciclo del 55% dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE);
− riciclo dell’85% nell’industria della carta e del cartone;
− riciclo del 65% dei rifiuti plastici (attraverso riciclaggio meccanico, chimico, “Plastic Hubs”);
− 100% di recupero nel settore tessile, tramite “Textile Hubs”.
A breve verranno pubblicati i decreti del MITE (Ministero della Transizione Ecologica) per finanziare un miliardo e mezzo di investimenti in infrastrutture a supporto della raccolta differenziata e per gli impianti di riciclo.
La misura punta a conseguire gli obiettivi di riciclo fissati dalla normativa comunitaria, che prevede che al massimo il 10% dei rifiuti finisca in discarica e che il 65% venga invece riciclato.
“La buona notizia – annuncia il ministro Cingolani – è che mettiamo in moto l’altro grande filone di interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, quello dedicato all’economia circolare. I progetti partiranno già nelle prossime settimane”.
Gli investimenti comprendono misure di potenziamento, digitalizzazione e ammodernamento delle infrastrutture per la raccolta differenziata e si muovono secondo tre assi: infrastrutturazione della raccolta differenziata, impianti per il riciclo delle frazioni della differenziata e flussi critici.
“Bisogna migliorare sia la quantità che la qualità di quello che viene raccolto – prosegue il ministro Cingolani – e l’introduzione di nuove tecnologie faciliterà la raccolta per i cittadini”.
Il 60% degli investimenti sugli impianti di riciclo andrà al Centro-Sud. Una particolare attenzione verrà dedicata alla frazione organica che oggi costituisce il 30% circa di tutta la produzione di rifiuti e che dovrà essere valorizzata per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di riciclo e di decarbonizzazione.
Altro capitolo importante del progetto “Città circolari” del Mite riguarda i rifiuti speciali, come i fanghi provenienti dagli impianti di depurazione che oggi costituiscono una criticità spesso affrontata con strumenti emergenziali e che invece saranno sfruttati al meglio nell’ottica del modello di economia circolare.
Fonte: https://www.mite.gov.it/comunicati/dal-mite-un-miliardo-e-mezzo-la-raccolta-differenziata-e-il-riciclo
Le sezioni regionali dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali, in collaborazione con il sistema delle Camera di Commercio, organizzano alcuni interessanti webinar nel settore della gestione dei rifiuti.
Programmi ed iscrizione agli eventi sul sito dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali.