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Archivio per Categoria Approfondimenti

Sicurezza e igiene degli alimenti – Servizi offerti da Novatech Srl

Il “Pacchetto Igiene” costituisce l’insieme di norme europee applicabili alla sicurezza degli alimenti che circolano nel mercato interno, introducendo un quadro di controllo e di monitoraggio della produzione, nonché di prevenzione e di gestione dei rischi.

Gli obiettivi che questa disciplina si prefigge sono principalmente:

  • assicurare la qualità degli alimenti destinati al consumo umano e dei mangimi, garantendo così la libera circolazione di alimenti sani e sicuri nel mercato interno;
  • proteggere i consumatori da pratiche commerciali fraudolente o ingannevoli.

L’impianto normativo comunitario, in materia di sicurezza alimentare, è stato ridisegnato dal Reg. (CE) n. 178/2002 (“General Food Law”), che introduce il principio fondamentale di un approccio integrato di filiera con la responsabilizzazione di tutti gli operatori della filiera alimentare, dalla produzione agricola primaria fino alla distribuzione finale al consumatore.

Le norme applicative conosciute con il termine “Pacchetto Igiene” comprendono i  Regolamenti CE emanati tra il 2004 e il 2005 ed entrati in vigore il 1° gennaio 2006:

– Reg. (CE) 852/2004 – Requisiti generali di igiene dei prodotti alimentari;

– Reg. (CE) 853/2004 – Norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale.

– Reg. (CE) 882/2004- relativo ai Controlli Ufficiali (ambito del Reg. 178/2002);

– Reg. (CE) 854/2004- specificatamente dedicato ai Controlli Ufficiali degli alimenti di origine animale.

Il “pacchetto igiene” riguarda anche il settore mangimistico con l’introduzione del Reg. CE  183/2005, che stabilisce i requisiti per l’igiene dei mangimi.

I principi generali del “PACCHETTO IGIENE”  sono:

– la RESPONSABILITÀ principale della sicurezza dei prodotti alimentari è in capo all’operatore del settore alimentare (OSA);

– lOSA deve garantire la sicurezza dei propri prodotti che vengono immessi sul mercato, anche  predisponendo e attuando procedure operative e predefinite – PIANO HACCP,  verificandone lefficacia mediante controlli e monitoraggi sulle stesse – AUTOCONTROLLO;

– lOSA deve assicurare un sistema per la tracciabilità e la RINTRACCIABILITÀ dei prodotti alimentari;

– lOSA ha lobbligo di provvedere al blocco, al ritiro o al richiamo dei prodotti usciti dallo stabilimento di produzione qualora si ipotizzino o si evidenzino PERICOLI per la salute dei consumatori, derivabili dal consumo di tali prodotti alimentari.

Inoltre, il Reg. CE 1169/2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori  prevede che:

– l’OSA sia responsabile delle informazioni sugli alimenti (inteso come l’operatore con il cui nome o con la cui ragione sociale è commercializzato il prodotto o, se tale operatore non è stabilito nell’Unione, l’importatore nel mercato dell’Unione).

Servizi offerti da NOVATECH SRL:

  • Assistenza ed elaborazione della valutazione dei rischi (Analisi dei pericoli per la sicurezza dei prodotti alimentari);
  • Elaborazione e aggiornamento di procedure operative e predefinite per limitare l’insorgenza o della manifestazione dei pericoli che potrebbero causare danni al consumatore o limitare la salubrità degli alimenti;
  • Attività di monitoraggio e controllo delle fasi di produzione dei prodotti finiti.
  • Definizione di procedure di tracciabilità ed etichettatura degli alimenti e dei mangimi.

Per ulteriori informazioni:

consulenza@novatech-srl.it

RAEE: rifiuti non riciclati, un rischio per la salute e una perdita economica.

L’Europa nel 2012 ha esportato o gettato in discarica 6,2 milioni di tonnellate di tv, computer, elettrodomestici e cellulari. Rischi per sostanze tossiche come piombo e mercurio e una perdita per l’industria del riciclo tra 800 milioni e 1,7 miliardi di euro all’annoL’Europa esporta – anche illegalmente – o abbandona in discarica il 65% dei suoi rifiuti elettrici ed elettronici (Raee), per un totale di 6,2 milioni di tonnellate di televisori, computer, elettrodomestici e cellulari. Tradotto in termini sanitari, montagne di sostanze tossiche dal piombo al mercurio, indicate dalla United Nations University come le responsabili di cancro, danni epatici e renali, sviluppo mentale. Per chi preferisce il filone economico, invece, tra materiali preziosi abbandonati (come oro e argento) e danni all’industria del riciclo, si parla di una perdita stimata tra 800 milioni e 1,7 miliardi di euro l’anno.

A raccontare questo panorama il report Countering WEEE Illegal Trade, uno studio di due anni finanziato dall’Unione europea e condotto, tra gli altri, da United Nations University, Interpol, United Nations Interregional Crime and Justice Research e Compliance & Risks. Secondo i dati segnalati dal rapporto, nel 2012 in Europa solo il 35% di Raee (3,3 milioni di tonnellate sui 9,5 milioni totali) ha finito la sua vita entrando in corrette catene di raccolta e riciclo.

Il resto è finito nella spazzatura, è stato esportato o riciclato in modo scorretto.

Maglia nera all’Italia, dove tra privati e aziende non si riesce ad arrivare neppure a un quarto di materiale elettronico ed elettrico riciclato, restando fermi a uno scarso 22%. Peggio del Belpaese fanno solo Lettonia (21,5%), Spagna (19%) Cipro (18%) e Romania (12%).

Articolo tratto da: www.ecoreport.tv

Settimana europea della riduzione rifiuti 2015: la dematerializzazione.

Dal 21 al 29 novembre la 7a edizione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti

Il tema di quest’anno è la dematerializzazione

Iscrizioni aperte dal 1° settembre al 31 ottobre

Si terrà dal 21 al 29 novembre 2015, sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo, la settima edizione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiutiche avrà come tema la dematerializzazioneovvero come  “fare più con meno”. Lo annuncia il Comitato promotore nazionale (CNI Unesco come invitato permanente, Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Utilitalia (già Federambiente), ANCI, Città metropolitana di Torino, Città metropolitana di Roma Capitale, Legambiente, AICA,  E.R.I.C.A. Soc. Coop., Eco dalle città).

La “Settimana” è nata all’interno del Programma LIFE+ della Commissione europea con l’obiettivo primario di sensibilizzare le istituzioni, gli stakeholder e i consumatori circa le strategie e le politiche di prevenzione dei rifiuti delineate dall’Unione Europea e che gli Stati membri sono chiamati ad attuare.

Il crescente successo dell’iniziativa ha portato nel 2014 i 27 Paesi partecipanti a mettere in campo circa 12.000 azioni, di cui 5.643 solo in Italia (record europeo per il quarto anno consecutivo). Come sempre, anche per il 2015 l’obiettivo sarà coinvolgere il più possibile pubbliche amministrazioni, associazioni e organizzazioni no profit, scuole, università, imprese, associazioni di categoria e cittadini a proporre azioni volte a prevenire o ridurre i rifiuti a livello nazionale e locale.

Ci si potrà iscrivere alla SERR 2015 da martedì 1 settembre a sabato 31 ottobre, esclusivamente collegandosi al sito www.ewwr.eu e registrando la propria azione. Per maggiori informazioni sulle modalità d’iscrizione è possibile consultare la pagina dedicata sul sito www.envi.info.

Tema di quest’anno sarà la dematerializzazione, cioè la riduzione o l’eliminazione dell’uso di materiali nello svolgimento di una funzione, nell’erogazione di un servizio, e/o la sostituzione di un bene con un servizio. Un esempio è la digitalizzazione dei documenti e l’informatizzazione dei processi e delle comunicazioni (es. il pagamento di bollette online, l’acquisto di biglietti elettronici ecc.), ma anche la condivisione di uno stesso bene fra più persone con il conseguente passaggio dal possesso all’utilizzo (es. il car sharing). Alla dematerializzazione è indirettamente riconducibile anche il miglioramento dell’efficienza con cui si utilizzano le risorse materiali grazie, ad esempio, al riutilizzo di un bene, all’eliminazione o all’alleggerimento di un imballaggio ecc.

Nel creare la propria azione ci si potrà quindi sbizzarrire: informazioni più dettagliate su com’è strutturata la SERR e sulle modalità d’adesione sono disponibili alla pagina Facebook dedicata all’evento o scrivendo a serr@envi.info.

Tratto da:  http://www.minambiente.it/pagina/settimana-europea-la-riduzione-dei-rifiuti-2015

Impianti termici civili: riaperto il termine per la comunicazione

SCADENZA PER GLI IMPIANTI TERMICI CIVILI DI POTENZA SUPERIORE A 35 KW IN ESERCIZIO AL 29/04/2006

Segnaliamo che con legge 27 febbraio 2015 n. 11 di conversione del decreto legge  n. 192/2014 è stato prorogato il termine entro il quale inviare all’ente di controllo la dichiarazione attestante il rispetto delle disposizioni tecniche e dei valori di emissione previsti dalla normativa ambientale in tema di impianti termici civili (Art. 12, comma 2-bis, della Legge n. 11/2015 di conversione del Decreto Legge n. 192/2014 ).

Il nuovo termine per ottemperare a quanto prescritto è il 31 dicembre 2015.

Leggi la precedente notizia.

 

Rapporto rifiuti urbani 2014

E’ stata resa pubblica sul sito dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) la sedicesima edizione del Rapporto Rifiuti Urbani 2014 (previsto dall’art. 189 del testo unico ambientale D. Lgs. n. 152/06).

Il rapporto contiene una analisi ed elaborazione di tutti i dati (suddivisi per regione e provincia) sulla produzione, raccolta differenziata e gestione dei rifiuti urbani, a livello nazionale, regionale e provinciale e sull’import/export riferiti all’anno 2013.

Un capitolo è dedicato al monitoraggio, all’analisi e alle valutazioni economiche del sistema tariffario ed uno specifico alle valutazioni dei costi di gestione dei servizi di igiene urbana in Italia.

Nella tabella i dati aggregati, suddivisi per macroarea geografica, relativi alla diffusione della raccolta differenziata:

Raccolta differenziata Raccolta indifferenziata

NORD

54,43%

43,13%

CENTRO

36,43%

63,11%

SUD

28,86%

71,01%

VENETO

64,65%

33,62%

ITALIA

42,30%

56,43%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Leggi e scarica l’intero Rapporto Rifiuti Urbani 2014

Meno rifiuti: Settimana Europea per la riduzione dei Rifiuti

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Avrà luogo dal 22 al 30 novembre 2014 la sesta edizione della Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti.

La “Settimana” è un’iniziativa nata all’interno del Programma LIFE+ della Commissione Europea, con l’obiettivo primario di sensibilizzare le Istituzioni, gli stakeholders e tutti i consumatori sulle strategie e le politiche di prevenzione dei rifiuti messe in atto dall’Unione Europea.

L’evento rientra in una campagna di comunicazione ambientale volta alla diffusione di una maggior consapevolezza e sensibilità verso l’uso delle nostre risorse ambientali: lo scopo  è di ridurre la produzione dei rifiuti, non solo imparare a riciclare tutto e bene. Tema di quest’edizione sarà la lotta contro lo spreco alimentare.

La Serr si basa sul principio della “call to action“, una chiamata all’azione rivolta a tutti, associazioni, imprese, scuole, cittadini che si impegnano ad attuare azioni o buone pratiche per la riduzione dei rifiuti. In tutta Italia sono state proposte 5643 iniziative. Questo alto numero rivela un successo notevole. Per conoscere cosa verrà proposto vicino casa vostra basta consultare la mappa interattiva presente sul sito di riferimento  www.serr2014.it e selezionare la regione di appartenenza, la zona di interesse e la giornata in calendario.

Positivo notare che le azioni proposte nel nostro paese sono poco meno della metà di quelle approvate in tutto il territorio aderente alla SERR.

Questa notevole partecipazione, soprattutto italiana, rivela un’attenzione crescente fra i cittadini per le tematiche ambientali. Non solo, anche le aziende si stanno dimostrando più attente a produrre cercando ad esempio di eliminare e di ridurre le confezioni usa e getta. Una sensibilità che dunque sembra diffondersi a più livelli.

Si deve tuttavia segnalare che purtroppo, è stato rilevato, questa maggior attenzione non determina, ad oggi, un abbassamento della quantità dei rifiuti prodotti. Un paio di anni fa, con l’inizio della crisi economica si registrò una diminuzione della quantità di rifiuti prodotta, che quest’anno è però tornata ai livelli precedenti, questo nonostante la crisi economica non sia sicuramente stata superata.

Resta senza risposta il perchè tra crisi ancora in atto e maggior attenzione all’ambiente non si registra una diminuzione nella quantità di rifiuti prodotta?

fonte: www.serr2014.it 

 

ADR 2015: le principali novità.

L’aggiornamento 2015 dell’accordo ADR entrerà in vigore per i trasporti internazionali il 1 gennaio 2015, mentre per i trasporti nazionali quando verrà emanato il decreto di recepimento e diverrà obbligatorio dal 1 luglio 2015.

Si riporta di seguito un elenco delle principali novità presenti nell’ADR 2015.

Esenzioni:

  • L’esenzione 1.1.3.1 c), riguardante i trasporti effettuati dalle imprese come completamento alla loro attività principale,  si applica anche ai contenitori per il trasporto alla rinfusa IBC e grandi imballaggi;
  • Nell’esenzione 1.1.3.3, relativa al trasporto di carburanti liquidi, viene aggiunta una terza condizione di esenzione per il carburante contenuto nei serbatoi di una macchina mobile non stradale che è trasportata come un carico;
  • Nell’esenzione 1.1.3.6 relativa alle quantità trasportate nell’unità di trasporto, per le merci pericolose liquide si deve considerare la quantità in litri e non più la capacità nominale del recipiente, invece per i gas compressi e i prodotti chimici sotto pressione, la capacità del recipiente in litri;
  • Al nuovo punto 1.1.3.10 viene introdotta l’esenzione per il trasporto delle lampade contenenti merci pericolose, purché non contengano materiale radioattivo o mercurio in quantità superiore a 1 kg.

Nuove definizioni:

  • Container chiuso per trasporto alla rinfusa, un container interamente chiuso per il trasporto alla rinfusa avente una copertura, pareti laterali, testate e fondo rigidi (compresi i fondi di tipo tramoggia);
  • Container telonato per trasporto alla rinfusa, un container a tetto aperto per il trasporto alla rinfusa con fondo (compresi i fondi di tipo tramoggia), pareti laterali e testate rigidi e copertura non rigida;
  • Grande imballaggio di soccorso;
  • Recipiente di piccola capacità contente gas (cartuccia di gas).

Nuove classificazioni:

  • Un’importante novità è l’introduzione per la rubrica relativa agli imballaggi dismessi vuoti non ripuliti: gli imballaggi, i grandi imballaggi e gli IBC vuoti non ripuliti, o parti di essi, trasportati per lo smaltimento, il riciclaggio o il recupero del loro materiale, se non ai fini di ricondizionamento, di riparazione, di manutenzione ordinaria, di ricostruzione o di riutilizzo, possono assegnati al numero ONU 3509, se soddisfano le prescrizioni prescritte per questa rubrica; (leggi precedente notizia);
  • Classe 2, categoria dei gas adsorbiti;
  • Classe 7, UN 3507 esafluoruro di uranio, materiali radioattivi, colli esenti, meno di 0,1 kg per collo, non fissile o fissile esente; sono stati modificati: UN 2909, UN 2910, UN 2911;
  • Classe 9, sono stati modificati: UN 2212 amianto anfibolo (amosite, tremolite, actinolite, anotofillite, crocidolite), UN 2590 amianto, crisotilo, UN 3268 dispositivi di sicurezza azionati elettricamente; Sono stati introdotti: UN 3508 condensatore asimmetrico, UN 3509 imballaggi dismessi, vuoti, non ripuliti

Procedure di spedizione:

  • Per le iscrizioni “SOVRIMBALLAGGIO” e “IMBALLAGGIO DI SOCCORSO” viene fissata l’altezza minima del carattere a 12 mm.
  • Per gli imballaggi dismessi vuoti non ripuliti la designazione ufficiale di trasporto deve essere completata con le parole “CON RESIDUI DI …” seguita dai numeri delle classi di pericolo e dei rischi sussidiari che corrispondono ai residui, in ordine numerico, ad esempio se si trasportano insieme imballaggi con residui di classe 4.1 e imballaggi con residui di classe 3 e rischio sussidiario di classe 6.1: UN 3509 IMBALLAGGI DISMESSI, VUOTI, NON RIPULITI (CON RESIDUI DI 3, 4.1, 6.1), 9
  • Le istruzioni scritte sono modificate, nella prima pagina, con l’introduzione del divieto di utilizzare, in caso di incidente o emergenza, sigarette elettroniche o dispositivi simili e nell’ultima con l’omissione, per l’indumento fluorescente, del riferimento alla norma EN 471 e, per il mezzo di protezione degli occhi, del riferimento agli occhiali protettivi. Le istruzioni scritte in vigore fino al 31 dicembre 2014 potranno essere utilizzate fino al 30 giugno 2017.

Disposizioni per il trasporto alla rinfusa:

  • Le disposizioni speciali per il trasporto alla rinfusa riferite alla colonna 17 della Tabella A, sono cambiate, sono presenti le disposizioni speciali  “VC” (VC1, VC2 e VC3) che specificano quale tipologia di veicolo, container o container per il trasporto alla rinfusa può essere usato,  e le disposizioni supplementari  “AP”, che specificano le disposizioni supplementari per ogni classe di pericolo.
  • Gli imballaggi dismessi  UN 3509 possono essere trasportati solo in container per trasporto alla rinfusa chiusi, veicoli chiusi o container chiusi, a tenuta o dotati di fodera o di un sacco sigillato resistente alla perforazione e devono essere provvisti di mezzi che permettano di trattenere il liquido libero.

Disposizioni relative al carico, scarico e movimentazione:

  • Il divieto di fumare si applica anche a sigarette elettroniche e dispositivi simili.
  • Disposizione speciale CV37 che si applica al trasporto dei sotto-prodotti della fabbricazione o rifusione dell’alluminio.

REACH: nuovi metodi di prova

Con la pubblicazione del Regolamento (UE) n. 900/2014 della Commissione del 15 luglio 2014, ai fini dell’adeguamento al progresso tecnico, del regolamento (CE) n. 440/2008 che istituisce dei metodi di prova ai sensi del regolamento (CE) n. 1907/2006 (Reach), sono stati inseriti 6 nuovi metodi di prova per la determinazione della tossicità  e di altri effetti negativi per la salute:

  • uno studio della neurotossicità nella fase dello sviluppo
  • uno studio esteso della tossicità per la riproduzione su una generazione
  • un saggio di mutagenesi in vivo su roditori transgenici
  • un test in vitro per la valutazione degli effetti sulla sintesi degli ormoni steroidei
  • due metodi in vivo per valutare gli effetti estrogenici e (anti)androgenici

 

REACH: nuove sostanze incluse nell’allegato XIV

Con la pubblicazione del regolamento (UE) n. 895/2014 nella GUUE L 244/6 del 19/08/2014 è stato aggiornato l’allegato XIV del regolamento Reach.

L’allegato include le sostanze soggette ad autorizzazione che, dopo la data di scadenza fissata al suo interno, non potranno essere immesse nel mercato senza autorizzazione.

Le nuove sostanze incluse nell’allegato XIV sono:

  • Formaldeide, prodotti di reazione oligomerica con anilina (MDA tecnico) (CAS 25214-70-4);
  • Acido arsenico (CAS 7778-39-4)
  • Bis(2-metossietil) etere (diglime) (CAS 111-96-6)
  • 1,2-dicloroetano (EDC) (CAS 107-06-2)
  • 2,2′-dicloro-4,4′-metilendianilina (MOCA) (CAS 101-14-4)
  • Tris(cromato) di dicromo (CAS 24613-89-6)
  • Cromato di stronzio (CAS 7789-06-2)
  • Idrossiottaossodizincatodicromato di potassio (CAS 11103-86-9)
  • Ottaidrossocromato di pentazinco (CAS 49663-84-5)

Regolamento UE 895/2014

REACH: nuove sostanze introdotte nella candidate list

L’Agenzia Europea delle sostanze chimiche (ECHA) ha introdotto quattro nuove sostanze nella candidate list del REACH. La lista delle sostanze candidate ad essere incluse nell’allegato XIV del regolamento Reach comprende adesso 155 sostanze.

La quattro nuove sostanze sono:

  • cloruro di cadmio (EC 233-296-7; CAS 10108-64-2), cancerogeno, mutageno, tossico per la riproduzione, tossico per ingestione ed inalazione a breve e lungo termine, causando gravi danni ad organi bersaglio (reni ed ossa);
  • perossometaborato di sodio (EC 231-556-4; CAS 7632-04-4), tossico per la riproduzione;
  • perborato di sodio (EC 239-172-9), sale sodico dell’acido perborico (EC 234-390-0), tossico per la riproduzione;
  • acido-1,2-benzendicarbossilico, diesil-estere, ramificato e lineare (EC 271-093-5; CAS 68515-50-4), tossico per la riproduzione.
I produttori o importatori di articoli contenti queste sostanze in concentrazione superiore a 0,1% in peso e in quantità complessiva superiore a 1 tonnellata all’anno devono effettuare la notifica all’Agenzia prevista dall’art. 7, par. 2 del regolamento Reach, inoltre, devono comunicare ai destinatari degli articoli informazioni di sicurezza sulle sostanze presenti secondo quanto previsto dall’art. 33 del medesimo regolamento.
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