Il CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, ha predisposto e presentato le Linee Guida per l’attuazione in Italia della Single Use Plastics (SUP), la direttiva europea sulla plastica monouso.
Se ti sei perso le nostre precedenti notizie sulla Direttiva Europea che disciplina le limitazioni alle Single Use Plastics ti invitiamo a leggere qui di cosa si tratta, a quali prodotti si riferisce e quali sono le azioni da essa previste.
Con la Strategia sulla Plastica, la Commissione Europea ha voluto porre l’attenzione sulla gestione di questo materiale, prevedendo obiettivi molto ambiziosi in particolare per gli imballaggi, che dovranno essere riciclabili o riutilizzabili entro il 2030.
La “Plastic strategy” della Commissione Europea ha l’obiettivo di ripensare al modo in cui gli articoli in plastica sono progettati, prodotti, utilizzati e gestiti a fine vita, al fine di ridurre l’impatto ambientale della plastica, nonché la dispersione degli articoli in plastica nell’ambiente e nel mare, prevedendo al contempo che entro il 2030 tutti gli imballaggi in plastica immessi al consumo nell’Unione Europea siano riutilizzabili o riciclabili su scala industriale. Nell’ambito di tale strategia, è stata evidenziata la necessità di un provvedimento legislativo riguardante gli articoli monouso in plastica.
In particolare, la Direttiva Single Use Plastic ha definito diversi obiettivi e misure che hanno e avranno un grande impatto anche sulle filiere di alcuni imballaggi. Molte aziende produttrici, utilizzatrici e distributrici di imballaggi in plastica hanno già iniziato, o dovranno farlo entro i prossimi anni, a ripensare ai loro prodotti in funzione di tali dettami normativi, dedicando inoltre una particolare attenzione a specifici obiettivi.
Come avevamo già riportato, il CONAI ha aperto delle consultazioni pubbliche per raccogliere tutti gli spunti utili alla definizione di un documento condiviso e completo, che veicoli indicazioni esaustive alle imprese del settore.
Il documento finale intende rappresentare una fotografia delle misure vigenti attualmente in Italia e relative agli imballaggi in plastica monouso.
Il MiTE chiarisce alcuni aspetti legati al nuovo documento di trasporto previsto per accompagnare i rifiuti provenienti dall’attività di pulizia manutentiva delle reti fognarie e dalle fosse settiche e manufatti analoghi, entrato in vigore il 1 luglio 2022.
Dal 1 luglio è divenuto obbligatorio il documento di trasporto previsto dall’articolo 230, comma 5 del d.lgs. 152/2006, per tale particolare categoria di rifiuti.
Stanti i dubbi espressi dall’Albo Nazionale Gestori ambientali, il Ministero per la Transizione ecologica è intervenuto con un documento di riscontro a chiarimento:
“Tale modello, per la specifica tipologia di rifiuti, assume carattere sostitutivo del formulario previsto dal citato articolo 193 del Dlgs 152/2006, in quanto derivante dall’applicazione di una disposizione a carattere speciale.
Pertanto, il modello di cui sopra dovrà essere sempre tenuto in sostituzione del formulario di cui all’articolo 193, comma 1, del Dlgs 152/2006 per il trasporto dei citati rifiuti dal luogo dove viene effettuata l’attività di pulizia manutentiva sino all’impianto di recupero/smaltimento oppure sino al deposito temporaneo del produttore medesimo.”
Leggi la nota del MiTE del 30 giugno 2022
I contenuti del documento di trasporto sono espressi nella delibera del Comitato Nazionale dell’Albo Gestori ambientali n. 14 del 21 dicembre 2021.
La norma tedesca sugli imballaggi, VerpackG, estende gli obblighi dal 1 luglio 2022 a tutte le tipologie di imballaggi importati in Germania.
La disciplina tedesca sul fine vita degli imballaggi prevedeva, già dal 2019, l’obbligo di iscrizione al registro “LUCID” e di sottoscrizione di un contratto con le società tedesche che si occupano del circuito nazionale di raccolta e recupero degli imballaggi in Germania (leggi i nostri articoli qui e qui) .
Tale obbligo, inizialmente previsto per gli imballaggi del settore domestico, viene ora esteso ad ogni tipologia di imballaggio.
Cosa succede dal 1 luglio 2022?
Le modifiche apportate alla Legge sugli imballaggi VerpackG prevedono, dal 1° luglio 2022,
Gli operatori che esportano in Germania, dopo aver effettuato la prima registrazione su portale LUCID, possono incaricare un rappresentante autorizzato sul suolo tedesco ad adempiere ai propri obblighi di dichiarazione sul portale stesso.
Le sanzioni pecuniarie previste per l’immissione sul territorio tedesco di imballaggi in assenza dei requisiti previsti dalla VerpackG sono fino a 200.000 €.
Riferimenti per l’assistenza sulla VerpackG
– La Camera di Commercio italo-germanica, attraverso la propria società di servizi DE International, fornisce servizio di consulenza e supporto per la stipula dei contratti con le società tedesche di gestione degli imballaggi e per l’iscrizione al portale LUCID
– Anche ITKAM – Camera di Commercio Italiana per la Germania, associazione di imprese per le imprese, fornisce assistenza su queste pratiche.
Documenti utili
-Nota della Camera di Commercio Italo-Germanica con i più recenti aggiornamenti
– Tutorial per la registrazione al portale LUCID
L’Albo Nazionale Gestori Ambientali ha disposto che per la raccolta e il trasporto di rifiuti provenienti dalle attività di pulizia manutentiva delle reti fognarie di qualsiasi tipologia, si utilizzi un unico documento di trasporto rifiuti per automezzo e percorso di raccolta.
Il modello è stato definito con Deliberazione n. 14 del 21 dicembre 2021, “Definizione del modello unico e dei contenuti del formulario di trasporto rifiuti ai sensi dell’articolo 230 comma 5 del Decreto Legislativo 152/2006”,
Con successiva Deliberazione n. 4 del 21 aprile 2022, “Modifiche ed integrazioni alla deliberazione n. 14 del 21 dicembre 2021”, è stato disposto un periodo di sperimentazione del nuovo modello di formulario, finalizzato a testare le funzionalità e la fruibilità per le imprese interessate. La sperimentazione è dal 1 al 30 giugno 2022.
La numerazione unica di identificazione e la vidimazione del modello di formulario verranno apposte in modalità virtuale mediante l’interconnessione applicativa del portale dell’Albo nazionale gestori ambientali con il servizio esposto dal sistema Vi.Vi.FIR, previo accreditamento.
Sarà attivata anche l’interoperabilità applicativa sul nuovo modello di formulario che consentiranno ai gestori di collegare i propri software gestionali al sistema di emissione e vidimazione virtuale del nuovo documento unico.
Ecco tutti i riferimenti utili:
Pronti…partenza, relax!
Finalmente si ritorna a rilassarsi al mare e a godere delle spiagge che il nostro amato paese ci offre. Ma non scordiamo di portare nella valigia delle vacanze la nostra anima green!
Vediamo come comportarci correttamente in spiaggia in merito alla gestione dei rifiuti che produrremo durante le nostre giornate di meritato riposo.
L’indagine Beach litter 2018 di Legambiente ha monitorato 78 spiagge con una estensione complessiva pari a circa 60 campi di calcio, arrivando a rinvenire 48.388 rifiuti, con una media di 620 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia campionata, 6,2 rifiuti per ogni metro di spiaggia.
E cosa ha scoperto? Quello che si trova sulle spiagge italiane è soprattutto plastica, circa l’80%: tappi e anelli, bottiglie e contenitori, cannucce, posate e piatti di plastica erano presenti nel 90 % delle spiagge.
Oltre la metà dei rifiuti raggiungono le spiagge perché non vengono gestiti correttamente a terra. Molti sono ancora i rifiuti abbandonati direttamente sulle spiagge o quelli che provengono direttamente dagli scarichi non depurati e dalla cattiva abitudine di utilizzare i wc come un cestino dei rifiuti.
Allora pronti per brindare alle nostre vacanze con un fresco aperitivo in spiaggia? Certo, ma rigorosamente senza cannuccia! Cin cin!
Il mercato del riciclo dei materiali da imballaggio sta dando ottimi risultati e il CONAI ne dà conferma attraverso ulteriori riduzioni dei contributi ambientali sugli imballaggi in acciaio, alluminio, carta, plastica e vetro a partire dal 1 luglio 2022.
Dopo alcune variazioni in diminuzione già applicate da CONAI nel corso dell’ultimo biennio, ecco ulteriori significative riduzioni del contributo ambientale in vigore dal 1 luglio:
Materiale | CAC in vigore (euro/tonn) | CAC dal 1° luglio 2022 (euro/tonn) |
ACCIAIO | 12 | 8 |
ALLUMINIO | 10 | 7 |
CARTA fascia 1 (base) | 10 | 5 |
PLASTICA fascia A.1 | 104 | 60 |
PLASTICA fascia A.2 | 150 | 150 |
PLASTICA fascia B.1 | 149 | 20 |
PLASTICA fascia B.2 | 520 | 410 |
PLASTICA fascia C | 642 | 560 |
VETRO | 33 | 29 |
CONAI ha annunciato anche altre novità per l’anno prossimo:
Se hai dubbi o bisogno di aiuto in tema CONAI: contattaci, i nostri esperti ti affiancheranno.
Tanti dubbi risolti sono ora a disposizione sul sito dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali alla nuova sezione delle “Frequently asked questions“.
L’intento dell’Albo è di fornire le risposte ai quesiti più frequenti in tema di normativa, attraverso una vasta offerta di FAQ e video di approfondimento.
La sezione è divisa in tematiche, relative alla varie categorie di iscrizione, con lo scopo di orientare gli utenti nella ricerca delle informazioni desiderate, che verranno aggiornate regolarmente con una particolare attenzione alle tematiche più attuali.
Sul sito sono presenti anche i diversi canali di assistenza utili per richieste di tipo normativo e tecnico.
Sezione FAQ Albo Nazionale Gestori Ambientali.
Non hai ancora trovato la risposta che cercavi? I professionisti di Novatech Srl mettono a disposizione la loro esperienza e qualificazione: contattaci.
Vige anche in Italia la Direttiva sulla riduzione dell’uso dei prodotti in plastica monouso (Direttiva SUP).
In fase di redazione delle Linee Guida di CONAI per capire gli effetti che ha su produttori e consumatori.
Il CONAI apre una consultazione pubblica delle proprie Linee Guida sull’attuazione in Italia della Direttiva SUP – 5 giugno 2019, n. 2019/904/UE “sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti in plastica sull’ambiente”.
Il documento:
E’ possibile partecipare alla consultazione pubblica e commentare il testo tramite un apposita pagina messa a disposizione da CONAI fino al 24 giugno 2022.
Quest’anno, come abbiamo già evidenziato, la scadenza per la presentazione della dichiarazione MUD ricorre il 21 maggio.
Ma cosa succede se un’azienda non presenta il MUD o lo presenta oltre il termine di legge?
Ho dimenticato di spedire il MUD!
Può capitare, considerata anche la data di scadenza anomala rispetto a quella tradizionale del 30 aprile, di scordarsi di una scadenza oppure di accorgersi di avere riportato dei dati dati errati o incompleti nella dichiarazione MUD magari un istante dopo aver premuto il tasto “invio”!
Niente panico: se non sono trascorsi 60 giorni dalla scadenza di legge, è possibile presentare o ripresentare il MUD senza conseguenze troppo pesanti.
Infatti, l’art. 258 comma 1 del decreto legislativo n. 152 del 2006, prevede che se la comunicazione è effettuata entro il sessantesimo giorno dalla scadenza del termine si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da ventisei euro a centosessanta euro.
Quest’anno quindi il termine ultimo è il 20 luglio 2022.
Ciò vale sia per la ritardata presentazione, sia per l’eventuale annullamento e sostituzione del MUD già presentato che viene ripresentato con correzioni.
E se sono trascorsi più di 60 giorni dalla scadenza del 21 maggio?
Qualora, invece, i soggetti obbligati non effettuino la comunicazione o la effettuino in modo incompleto o inesatto sono puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria da duemila euro a diecimila euro.
Viene, quindi, sanzionato, al pari della mancata presentazione, anche l’invio oltre il termine dei 60 giorni dalla scadenza.
Affidati a professionisti del MUD.
Per essere certi di non scordare e di non sbagliare: affidati a chi lo fa di mestiere.
Contatta i nostri uffici per ogni informazione sul tuo MUD e per un preventivo personalizzato.
Il nuovo documento di trasporto ideato dall’Albo Nazionale Gestori Ambientali per il trasporto di rifiuti provenienti dalle attività di pulizia manutentiva delle reti fognarie di qualsiasi tipologia, non entrerà in vigore a partire dal 30 aprile ma verrà prorogato al 1 luglio 2022.
Ne avevamo annunciato la nascita ad inizio anno, con questo articolo.
Si tratta di un documento di trasporto da utilizzare esclusivamente per il trasporto di rifiuti provenienti dalla pulizia manutentiva delle reti fognarie, in sostituzione del formulario di identificazione del rifiuto, da parte dei soggetti che effettuano l’attività di pulizia manutentiva delle fognature e fosse settiche (ai sensi dell’art. 230, comma 5, D. Lgs n. 152/06).
Per consentire alle aziende e alle softwarehouse di predisporsi all’utilizzo di questo nuovo documento, l’A.N.G.A. ha disposto la proroga dal suo ingresso dal 30 aprile al 1 luglio 2022.
Il modello di formulario contenuto nell’allegato “A” alla deliberazione n. 14 del 21 dicembre 2021 sarà disponibile sul portale dell’Albo nazionale Gestori Ambientali già a partire dal 1° giugno 2022, in modo da consentire, fino al 30 giugno 2022, un periodo di sperimentazione finalizzato a testarne le funzionalità e la fruibilità per le imprese interessate.
Leggi la Delibera n. 4 del 21 aprile 2022 contenente la proroga.