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CONAI: nuova Guida 2021 con alcune novità.

E’ stata resa disponibile in questi giorni la nuova guida al contributo ambientale CONAI aggiornata al 2021.

Come sempre il corposo documento è diviso in due parti:

Tra le principali novità della Guida CONAI 2021, si segnalano:

  • la variazione del contributo ambientale di alcuni materiali/fasce contributive relative agli imballaggi
  • la diversificazione contributiva degli imballaggi in carta
  • l’introduzione di nuove semplificazioni/agevolazioni che interessano particolari tipologie di imballaggi
  • la nascita del nuovo consorzio di filiera del sistema Conai- Biorepack – riservato alla gestione degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile (leggi l’articolo su Biorepack).

Per ogni informazione sul CONAI e Consorzi di Filiera, contatta il nostro servizio di consulenza.

MUD 2021: nuovo modello e scadenza al 16 giugno.

Il MUD – Modello Unico di Dichiarazione Ambientale – di quest’anno andrà presentato entro il 16 giugno 2021.

La scadenza è prorogata rispetto al termine ordinario del 30 aprile in quanto è stato pubblicato un nuovo modello di dichiarazione ambientale dei rifiuti.

Cos’è il MUD?

Il Modello Unico di Dichiarazione Ambientale è la comunicazione che enti e imprese presentano ogni anno. Nel MUD sono indicati quanti e quali rifiuti hanno prodotto e/o gestito durante l’anno precedente.

La dichiarazione è costituita di diverse parti destinate ai diversi soggetti che la devono compilare:

  • Rifiuti
  • Rifiuti semplificata
  • Veicoli Fuori Uso
  • Imballaggi
  • RAEE
  • Rifiuti urbani e assimilati
  • Produttori di Apparecchiature elettriche ed elettroniche

Quanti MUD devono essere presentati per ogni ente/azienda?

Deve essere presentato un MUD per ogni unità locale che sia soggetta all’obbligo.

Chi sono i soggetti obbligati?

I soggetti tenuti alla presentazione del MUD, per le sue diverse parti, sono:

  • Chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti
  • Commercianti ed intermediari di rifiuti senza detenzione
  • Imprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti
  • Imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi
  • Imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi di cui all’articolo 184 comma 3 lettere c), d) e g) del D.lgs.152/2006 che hanno più di dieci dipendenti.
  • Consorzi e i sistemi riconosciuti, istituiti per il recupero e riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti, ad esclusione dei Consorzi e sistemi istituiti per il recupero e riciclaggio dei rifiuti di imballaggio che sono tenuti alla compilazione della Comunicazione Imballaggi.
  • I gestori del servizio pubblico di raccolta, del circuito organizzato di raccolta di cui all’articolo 183 comma 1 lettera pp) del D.lgs. 152/2006, con riferimento ai rifiuti conferitigli dai produttori di rifiuti speciali, ai sensi dell’articolo 189, comma 4, del D.lgs. 152/2006.

Chi sono i soggetti  esonerati?

Sono esonerati dall’obbligo di presentazione del MUD:

  • gli imprenditori agricoli di cui all’articolo 2135 del codice civile con un volume di affari annuo non superiore a 8.000 euro, le imprese che raccolgono e trasportano i propri rifiuti non pericolosi, di cui all’articolo 212, comma 8, del D.lgs. 152/2006, nonché per i soli rifiuti non pericolosi, le imprese e gli enti produttori iniziali che non hanno più di dieci dipendenti
  • le imprese e gli enti produttori di rifiuti non pericolosi di cui all’articolo 184, comma 3, diversi da quelli indicati alle lettere c), d) e g)
  • i produttori di rifiuti che non sono inquadrati in un’organizzazione di ente o di impresa.

Chi sono i soggetti agevolati?

I soggetti che possono ricorrere al rgime agevolato sono:

  • gli imprenditori agricoli di cui all’articolo 2135 del codice civile,
  • i soggetti esercenti attività ricadenti nell’ambito dei codici ATECO 96.02.01, 96.02.02 e 96.09.02: istituti di bellezza, saloni di parrucchieri e barbieri, attività di tatuaggi e piercing che producono rifiuti pericolosi compresi quelli aventi codice EER 18.01.03* relativi ad aghi, siringhe e oggetti taglienti usati 

Queste categorie hanno la possibilità di adempiere alla comunicazione MUD attraverso la conservazione progressiva per tre anni:

  • del formulario di identificazione (anche ai fini del trasporto in conto proprio)
  • o dei documenti sostitutivi previsti dall’articolo 193 del  D.lgs. 152/2006.
  • o del documento di conferimento rilasciato nell’ambito del circuito organizzato di raccolta di cui all’articolo183 del D.lgs. 152/2006 e successive modificazioni.

 

Cosa possiamo fare per te?

Gli esperti di Novatech sono specialisti nel servizio di redazione ed invio del MUD.

Tutta la documentazione di riferimento (registri e MUD) viene accuratamente controllata e vengono segnalate eventuali irregolarità o possibili osservazioni di miglioramento.

Il servizio viene gestito in piena sicurezza attraverso mezzi informatici che non richiedono contatto o presenza fisica se non necessario.

Contattaci per ogni informazione e per un preventivo personalizzato!

 

 

Formulari trasporto rifiuti: il via alla vidimazione online.

Basta code allo sportello per la vidimazione dei formulari di trasporto rifiuti!

 

A partire dall’8 marzo prenderà avvio il nuovo sistema di vidimazione telematica dei FIR istituito dal sistema camerale.

Il portale  EcoCamere, infatti, attiverà a partire dal primo marzo l’area vivifir.ecocamere.it, attualmente ancora non disponibile.

Cosa succede dall’otto marzo 2021 per i FIR

Per vidimare i FIR on line, sarà possibile stampare “in autonomia”   i FIR attraverso il portale vivifir.ecocamere.it

I FIR, quindi, saranno identificati da un  numero univoco, assegnato dal sistema online, e da un QR-code.

I FIR dovranno essere stampati  (su fogli A4 su format conforme al D.M. 1° aprile 1998, n. 145) e compilati in duplice copia.

Attenzione!
A breve, ci saranno dei chiarimenti da parte del Ministero sull’applicazione pratica di tutta la procedura

Le due copie prodotte dal sistema on line  saranno di pertinenza del produttore del rifiuto e del destinatario.
Gli altri soggetti della filiera (trasportatore, eventuale intermediario) dovranno dotarsi di fotocopie del FIR compilato.

Ad esse si applica il nuovo termine di conservazione dei FIR di 3 anni dalla data di effettuazione del trasporto (art. 193, comma 5, D. Lgs. n. 152/2006)

 

Cosa succede per i registri di carico e scarico dei rifiuti?

I Registri di carico e scarico dei rifiuti manterranno la normale apposizione del timbro a secco presso la CCIAA come tipologia di vidimazione.

 

Conosci i nostri servizi di consulenza e di tenuta informatica dei registri di carico e scarico dei rifiuti?

Puoi liberarti di questo peso affidandolo a noi!

End od Waste carta e cartone: in vigore il nuovo regolamento.

Entra in vigore il 24 febbraio 2021 il nuovo regolamento che disciplina la cessazione della qualifica di rifiuto nel settore della carta e cartone.

Il Regolamento n. 118 del 22/09/2020 è finalmente stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (G.U. 9/2/2021 n. 33) e diviene esecutivo dando risposta alle necessità di disciplina di questo importante settore di recupero.

La disciplina contiene i requisiti tecnici che devono essere presi a riferimento dagli operatori affinchè i residui di carta e cartone trattati cessino la loro qualifica di rifiuti e divengano cosiddetti End of Waste, ai sensi dell’art. 184-ter del D. Lgs n. 152/2006.

I criteri riguardano i requisiti di qualità che devono avere i rifiuti in ingresso ed i prodotti del processo di recupero e anche i controlli che devono essere effettuati, nonchè l’attestazione della loro conformità a quanto prescritto, rilasciata dall’operatore.

I titolari di impianti di recupero in questo settore hanno l’obbligo di presentare le richieste di adeguamento dei loro titoli autorizzativi alle competenti autorità entro il termine del 23 agosto 2021, affinchè vengano aggiornati alla nuova disciplina. Nelle more dell’adeguamento dovranno comunque già conformarsi ai criteri contenuti nella novella disciplina all’art 3.

 

Leggi il DECRETO 22 settembre 2020, n. 188
Regolamento recante disciplina della cessazione della qualifica di rifiuto da carta e cartone, ai sensi dell’articolo 184-ter, comma 2, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.

 

CONOU: nuove regole per il contributo obbligatorio sugli oli lubrificanti.

Il Ministero delle Finanze ha disciplinato con D.M. 21 gennaio 2021 le nuove regole per l’accertamento, la riscossione ed il versamento del contributo obbligatorio sugli oli minerali lubrificanti (CONOU).

Il decreto ridefinisce le procedure per l’assolvimento degli obblighi di contribuzione al CONOU – Consorzio Nazionale per la Gestione, la Raccolta e il Trattamento degli oli minerali usati e inoltre le connesse attività di controllo e verifica.

Il contributo CONOU continuerà ad applicarsi sugli stessi prodotti  già assoggettati allo stesso. Ecco le novità più importanti:

  • assoggettamento ad IVA del contributo ambientale sugli oli minerali;
  • il versamento del  contributo dovrà essere effettuato entro il giorno 15 del mese successivo a quello in cui avviene l’immissione in consumo (a seguito di produzione o importazione);
  • istituzione di un sistema telematico per la trasmissione dei dati al Consorzio e di riscontro delle comunicazioni inviate

Le disposizione di cui sopra avranno effetto a partire dal  1 aprile 2021.

GU Serie Generale n.23 del 29-01-2021

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
DECRETO 21 gennaio 2021
Modalita’ e termini di accertamento, riscossione e versamento del contributo dovuto dalle imprese partecipanti al Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati.

Altre informazioni su: www.conou.it

Merci pericolose: dal 1 febbraio la nuova disciplina per la vendita dei precursori di esplosivi.

Il primo febbraio entra in vigore il Regolamento (UE) 2019/1148 – che abroga il precedente Reg. (UE) 98/2013 – relativo all’immissione sul mercato di precursori di esplosivi ovvero di sostanze o miscele che potrebbero essere impropriamente utilizzate per la fabbricazione illecita di esplosivi.

Il regolamento prevede:

  • il divieto di commercializzazione dei precursori ai soggetti privati salvo il possesso di una licenza;
  •  la messa a disposizione degli utilizzatori professionali o degli operatori economici alle seguenti condizioni:
    –    identificazione obbligatoria dell’acquirente;
    –    valutazione dell’uso dichiarato;
    –    acquisizione di una dichiarazione da parte del cliente destinatario
  • la conservazione della documentazione per almeno 18 mesi dalla avvenuta transazione commerciale.
  • una formazione adeguata sulle disposizioni del regolamento per tutto il personale impegnato nella vendita dei precursori di esplosivi;
  • l’obbligo di segnalare entro 24 ore le transazioni sospette, sparizioni e furti di precursori disciplinati al punto di contatto nazionale presso il Ministero dell’Interno, Dipartimento di Pubblica Sicurezza, Direzione centrale della Polizia Criminale.

I precursori degli esplosivi soggetti a restrizione sono:

I precursori degli esplosivi soggetti a segnalazione sono:Tra le sanzioni previste per le violazioni degli obblighi disciplinati:  arresto fino a 18 mesi  e ammende fino a 1.000 €.

Leggi il Regolamento (UE) 2019/1148 relativo all’immissione sul mercato e all’uso di precursori di esplosivi, che modifica il regolamento (CE) n. 1907/2006 e che abroga il regolamento (UE) n. 98/2013.

Miscele pericolose: obbligo di etichettatura con Codice UFI

Il primo gennaio 2021 è entrato in vigore l’obbligo di inviare la notifica UFI (Unique Formula Identifier) all’Agenzia Europea delle sostanze Chimiche (ECHA) per le miscele pericolose immesse sul mercato destinate ad uso professionale e da parte dei consumatori.

Le miscele notificate dovranno avere sull’etichetta un codice identificativo della miscela, codice UFI – Unique Formula Identifier (codice alfanumerico di 16 caratteri e il corrispondente codice a barre).

Dal codice UFI i centri antiveleni potranno ottenere alle informazioni necessarie sulla composizione della miscela per poter intervenire in caso di emergenza.
La notifica UFI sostituisce la notifica all’Istituto Superiore di Sanità in vigore fino al 31 dicembre 2020.

La data di decorrenza dell’obbligo di effettuare la notifica UFI dipende dalla destinazione d’uso della miscela:

  • 1 gennaio 2021, per l’uso professionale e per l’uso da parte dei consumatori
  • 1 gennaio 2024, per l’uso industriale
  • 1 gennaio 2025 per le miscele già notificata all’Istituto Superiore di Sanità prima del 1 gennaio 2021 a meno che non subiscano variazioni quali:
    • il cambio di identificatore del prodotto
    • la modifica di classificazione
    • la modifica di composizione

In questi ultimi casi devono essere notificate entro le scadenze sopra indicate in dipendenza dell’uso.

Per ogni ulteriore informazione contatta il nostro servizio di consulenza per le sostanze pericolose.

Etichettatura ambientale imballaggi: le linee guida di CONAI.

Il D. Lgs n. 116/2020 ha introdotto l’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi.

Le aziende che immettono sul mercato imballaggi o prodotti imballati devono apporre sugli stessi le simbologie richieste dal suddetto decreto.

Da sottolineare che il Decreto Milleproroghe di fine anno ha parzialmente rinviato, fino al 31 dicembre 2021,  l’obbligo con riferimento ad una parte dei simboli da apporre.

Ad oggi, quindi, l’obbligo sussiste per quanto riguarda i simboli che rappresentano il materiale di cui l’imballo è costituito (secondo le disposizioni della Decisione UE n. 129/97) mentre l’obbligo di fornire al consumatore le indicazioni sulla corretta frazione della raccolta differenziata ove conferire gli imballaggi è stato oggetto di rinvio.

Il CONAI  – Consorzio Nazionale Imballaggi – ha dato luogo ad una consultazione pubblica delle proprie Linee Guida per l’etichettatura ambientale degli imballaggi che sono state definitivamente riviste e rese pubbliche nel mese di gennaio 2021.

Le linee guida forniscono numerosi chiarimenti in merito agli obblighi di etichettatura anche se molti dubbi non sono del tutto risolti e restano da chiarire, rendendo il tema di difficile approccio per molte aziende.

Leggi le Linee Guida CONAI per l’Etichettatura Ambientale degli Imballaggi.

Se hai ancora dubbi sui simboli obbligatori da apporre sui tuoi imballaggi, contatta il nostro servizio di consulenza CONAI e imballaggi.

 

Bonus mobilità: aperta una nuova finestra per i rimborsi.

Non sei riuscito ad accedere allo sportello ministeriale per il rimborso del bonus mobilità?

Il Ministero dell’Ambiente ha aperto una nuova finestra per l’inserimento delle domande di rimborso: a partire dal 14 gennaio 2021 e fino al 15 febbraio 2021.

Gli acquisti di beni e servizi incentivati dal Programma Sperimentale Buono mobilità ( biciclette, biciclette a pedalata assistita, veicoli per la mobilità a propulsione prevalentemente elettrica ) nel periodo compreso tra il 4 maggio 2020 e il 2 novembre 2020, può richiedere il rimborso.

Ovviamente si deve essere in possesso dei documenti attestanti l’acquisto (fattura o scontrino) e non aver già fruito del beneficio.

I rimborsi saranno erogati a partire dal 15 febbraio 2021.

www.buonomobilita.it

Albo Nazionale Gestori Ambientali: la raccolta degli urbani dopo la riforma.

L’Albo Nazionale Gestori Ambientali, con Delibera n. 4 del 22 dicembre 2020, fornisce i primi chiarimenti in merito alla validità delle autorizzazioni al trasporto di rifiuti conseguenti alla riforma del testo unico ambientale apportate dal D. Lgs. n. 116/2020 (leggi articolo).

I soggetti iscritti nella categoria 2-bis, trasporto conto proprio di rifiuti speciali, e categoria 4, trasporto di rifiuti speciali non pericolosi, possono continuare a trasportare quei rifiuti che sono divenuti urbani a seguito della suddetta riforma.

Si tratta dei rifiuti non pericolosi elencate nell’allegato L-quater e derivanti dalle attività riportate nell’allegato L-quinquies, (allegati alla parte IV del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152).

 

Leggi il testo della Delibera n. 4/2020


Contattaci per ogni dubbio o informazione in merito all’iscrizione e alle pratiche dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali e all’incarico di Responsabile Tecnico Gestione Rifiuti.

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