Sono stati attivati nel mese di gennaio:
Per le pratiche in questione non è previsto il versamento di alcun diritto di segreteria.
Per approfondimenti sui soggetti obbligati e le modalità di presentazione si consultino le seguenti schede informative della CCIAA:
Si avvicina anche quest’anno il tempo di pensare alla compilazione del MUD, la dichiarazione annuale dei rifiuti prodotti e/o gestiti.
Il termine per la presentazione è il 30 aprile 2015.
Novatech S.r.l. offre un servizio di consulenza, compilazione e presentazione del MUD con controllo di tutta la documentazione correlata (registri e formulari).
Per ogni ulteriore informazione o preventivi personalizzati contattare i seguenti recapiti:
tel. 049 8936673
consulenza@novatech-srl.it
Per garantire una puntuale presentazione della dichiarazione la documentazione dovrà essere messa a disposizione di Novatech S.r.l. entro il termine massimo del 15 aprile 2015.
E’ stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 30/12/2014 la Decisione della Commissione del 18 dicembre 2014 che modifica la decisione 2000/532/CE relativa all’elenco dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE del Parlamento e del Consiglio.
Con questo provvedimento viene sostituito, all’interno della Decisione 2000/532/CE, l’allegato che contiene attualmente l’Elenco Europeo dei Rifiuti (CER) con un nuovo elenco che tiene conto dei criteri di classificazione e della terminologia utilizzati nel Regolamento CLP ( Reg. CE 1272/2008 che disciplina la classificazione, l’etichettatura e l’imballaggio delle miscele e delle sostanze pericolose).
Il nuovo elenco troverà applicazione dal 1 giugno 2015.
Da una prima lettura risultano inseriti alcuni nuovi codici CER e variate alcune diciture. Ci riserviamo di approfondire in seguito l’argomento e le relative conseguenze sulla classificazione dei rifiuti.
Come già anticipato (leggi notizia) l’applicazione delle sanzioni relative al SISTRI (Sistema di Controllo della Tracciabilità dei Rifiuti) è stata ulteriormente prorogata al 31 dicembre 2015 per mezzo del decreto “milleproroghe”, art. 9 D.L. n. 192 del 31/12/2014 (G.U. n. 302 del 31/12/2014).
Fanno eccezione alla proroga le sanzioni relative alla mancata iscrizione ed al mancato pagamento del diritto annuale di iscrizione al SISTRI che troveranno, invece, applicazione dal 1 febbraio 2015.
Entro tale data, pertanto, gli enti e le imprese iscritti al Sistri, qualora non abbiano già provveduto, sono tenuti a regolarizzare la propria posizione pagando il contributo di iscrizione relativo all’annualità 2014 (leggi le modalità di pagamento).
E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il Regolamento (UE) n. 1357/2014 della Commissione del 18 dicembre 2014 “che sostituisce l’allegato III della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive”.
Il provvedimento abroga e sostituisce quella parte della direttiva rifiuti (direttiva 2008/98/CE ) che elenca le caratteristiche di pericolo per i rifiuti (codici H).
La nuova classificazione entrerà in vigore dal 1 giugno 2015, in parallelo alla piena operatività del regolamento CLP sulla classificazione, l’etichettatura e l’imballaggio delle miscele e delle sostanze pericolose (Reg. CE n. 1272/2008), al quale intende allinearsi.
Seguiranno ulteriori valutazioni in merito a queste nuove disposizioni che, da una prima lettura, suscitano numerosi perplessità che dovranno essere chiarite.
Leggi il testo del regolamento Ue n. 1357/2014.
Con il tradizionale decreto-legge di fine anno chiamato “mille proroghe”, il Consiglio dei Ministri ha approvato anche la proroga del termine di applicazione delle sanzioni previste per il SISTRI al 31 dicembre 2015.
Si profila quindi un nuovo anno di regime transitorio e di doppie registrazioni (cartacea e su SISTRI).
Restiamo in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto milleproroghe per conoscere i dettagli di questo nuovo rinvio.
Riepiloghiamo qui di seguito le variazioni degli importi del contributo ambientale CONAI ad effetto dall’anno 2015.
Dal 1 gennaio 2015:
– contributo sugli imballaggi in plastica: passerà dagli attuali 140,00 €/ton a 188,00 €/ton,
– contributo sugli imballaggi in vetro: passerà dagli attuali 17,82 €/ton a 20,80 €/ton.
Dal 1 aprile 2015:
– riduzione del contributo per l’acciaio da 26,00 euro/ton a 21,00 euro/ton
– riduzione del contributo per il legno da 8,00 euro/ton a 7,00 euro/ton.
Di conseguenza anche i contributi relativi alle procedure forfettarie/semplificate subiranno le seguenti variazioni:
– il contributo relativo al calcolo forfettario sul peso degli imballaggi della merce importata (senza distinzione per materiale) passerà da 37,00 €/ton a 49,00 €/ton;
– le aliquote da applicare sul valore complessivo delle importazioni passeranno da 0,08% a 0,12% per i prodotti alimentari imballati e da 0,04% a 0,06% per i prodotti non alimentari imballati.
Leggi qui le comunicazioni di CONAI:
– aumenti per plastica e vetro
– riduzioni per acciaio e legno
IL REGOLAMENTO CLP
Il CLP è il regolamento europeo che disciplina la classificazione, l’etichettatura e l’imballaggio delle miscele e delle sostanze pericolose (Reg. CE n. 1272/2008)
Scopo del CLP è di garantire che i rischi presentati dalle sostanze chimiche siano chiaramente comunicati ai lavoratori e ai consumatori nell’Unione europea attraverso la classificazione e l’etichettatura.
LA SCADENZA DEL 1 GIUGNO 2015
Dal 1 giugno 2015 il regolamento CLP diverrà l’unico punto di riferimento per la classificazione, etichettatura ed imballaggio per le sostanze e le miscele pericolose, al termine di un periodo di transizione già in atto a partire dalla sua entrata in vigore nel 2009 e che prevedeva già dal 1 dicembre 2012 l’obbligo di classificazione ed etichettatura per le sostanze pericolose.
Inoltre, dalla stessa data scatta l’obbligo di compilazione delle schede dati di sicurezza secondo l’allegato II del regolamento n. 453/2010.
COSA DEVONO FARE I PRODUTTORI
L’aggiornamento della scheda dati di sicurezza spetta ai produttori di sostanze e di miscele pericolose, ma l’obbligo di trasmissione di una schede di sicurezza aggiornate spetta a tutti i fornitori di sostanze e di miscele pericolose.
Contestualmente all’aggiornamento della scheda dati di sicurezza deve essere aggiornata anche l’etichettatura che compare sull’imballaggio, che dev’essere anch’essa conforme al CLP (per le miscele già immesse nel mercato, l’obbligo di rietichettatura scatta dal 1 giugno 2017).
Con la definitiva introduzione del CLP, quindi, i produttori saranno costretti e rivedere l’etichettatura e la classificazione di un numero molto elevato dei loro prodotti, al fine di renderli conformi a quanto previsto dal Regolamento.
Le schede dati di sicurezza, le etichette e la classificazione devono essere aggiornate tempestivamente in quanto dal prossimo 1 giugno 2015, in caso di mancato adeguamento, chi immette sul mercato prodotti non conformi, incorrerà in pesanti sanzioni.
IL SERVIZIO DI NOVATECH SRL
Novatech Srl è in grado di assistere i produttori di sostanze e miscele nel passaggio dalla vecchia disciplina al Regolamento CLP con le seguenti attività:
– Verifica della conformità normativa delle schede dati di sicurezza dei prodotti acquistati
– Aggiornamento delle schede dati di sicurezza per sostanze e miscele pericolose
– Predisposizione della nuova etichettatura
Vuoi saperne di più? Contattaci
Si addensano sempre più nuvoloni neri sopra il SISTRI.
Il Sistema di Tracciabilità dei Rifiuti, che tra una proroga, una sospensione ed un riavvio sempre più parziale, sopravvive (o sarebbe meglio dire arranca…) da cinque anni ormai (il decreto istitutivo del SISTRI risale al 19 dicembre 2009,) risulta sempre più sgradito al sistema aziende di tutta Italia ed è prossimo a subire persino l’abbandono del suo “genitore”.
Infatti la società SELEX Service Management (controllata di Finmeccanica che ha elaborato il sistema e ne avuto finora la gestione operativa) ha ufficializzato la propria intenzione di non proseguire con il contratto oltre la scadenza del 30 novembre 2014 a causa delle ingenti perdite dovute al non rispetto dei termini contrattuali da parte del Ministero e dei danni di immagine subiti.
Il Ministero dell’Ambiente, pur avendo bandito una gara europea, che dovrebbe espletarsi nel corso dell’anno 2015, si troverà quindi dal 1 dicembre priva del supporto tecnico che ha permesso finora, seppure con tutte le carenze note, di gestire il SISTRI.
In questi giorni, inoltre, è al vaglio del Senato un disegno di legge, inserito nel cosiddetto “collegato ambientale”, che prevede la proroga del sistema a “doppio binario” (scritture cartacee in aggiunta alle registrazioni sul SISTRI) per tutto l’anno 2015 con il conseguente rinvio delle sanzioni relative al SISTRI.
Accanto a queste notizie si affianca quella sulla percezione che del SISTRI hanno le aziende obbligate ad iscriversi.
Sul tema, la CNA nazionale ha pubblicato la scorsa estate un nota contenente i risultati di un sondaggio effettuato tra gli associati sull’efficacia del SISTRI e della sua capacità di realizzare quegli obiettivi di tutela ambientale che erano alla base della istituzione di un siffatto sistema informatico.
Alcuni dati della ricerca CNA:
– tra le 1700 imprese coinvolte nel sondaggio, i giudizi espressi sono stati decisamente negativi: sotto i profili della funzionalità tecnologica, gestione delle procedure, chiarezza ed applicabilità degli obblighi normativi i voti medi espressi si attestano attorno al 2 (su una scala da 1 a 10).
– anche il servizio call center SISTRI è stato giudicato del tutto inadeguato: solo il 6,4 % delle imprese che hanno utilizzato i canali previsti per la risoluzione delle problematiche (mail dedicate e call center) si sono dichiarati soddisfatti.
La pagella compilata dalle aziende continua con dati significativi sui costi sostenuti dalle aziende, sull’abbandono dell’utilizzo del sistema per arrivare ad un voto complessivo assegnato al sistema SISTRI che si aggira nuovamente sul 2 (sempre considerata una scala da 1 a 10).
In conclusione: SISTRI rinnegato dalla casa madre e bocciato dalle aziende…chi potrà salvarlo?
Leggi il sondaggio CNA sul SISTRI.
Leggi il comunicato di SELEX .
Si riportano per opportuna informazione le misure adottate dalle Amministrazioni Pubbliche del territorio di Padova allo scopo di contenere l’inquinamento atmosferico, di risanare la qualità dell’aria e, in particolare, di riduzione delle concentrazioni di PM10 nel territorio.
Le misure da applicare riguardano:
– limitazione alla circolazione dei veicoli
– riduzione della temperatura interna degli ambienti riscaldati da impianti termici alimentati a combustibile non gassoso.
LIMITAZIONE ALLA CIRCOLAZIONE DEI VEICOLI
Di seguito le limitazioni alla circolazione dei veicoli imposte dal Tavolo Tecnico Zonale dell’Area Metropolitana di Padova.
E’ stabilito il divieto di circolazione per i veicoli:
• alimentati a benzina “No-Kat” (Euro 0);
• veicoli alimentati a gasolio Euro 0, Euro 1 e Euro 2
• motoveicoli e ciclomotori a 2 tempi immatricolati prima dell’01.01.2000 o non omologati ai sensi della direttiva 97/24/EC.
nei periodi:
dal 10 Novembre 2014 al 18 Dicembre 2014
dal 12 Gennaio 2015 al 3 Aprile 2015
nei giorni: da Lunedì a Venerdì, con esclusione dei giorni festivi infrasettimanali;
con orario: dalle ore 8:30 alle 12:00 e dalle 15:30 alle ore 18:00;
I Comuni presenti al Tavolo Tecnico Zonale che hanno aderito all’iniziativa, secondo le rispettive esigenze viabilistiche, sono: PADOVA, ALBIGNASEGO, CADONEGHE, CITTADELLA, ESTE, LEGNARO, LIMENA, MASERA’ DI PADOVA, MONSELICE, NOVENTA PADOVANA, PIOVE DI SACCO, PONTE SAN NICOLO’, SACCOLONGO, SAONARA, VEGGIANO, VIGODARZERE, VIGONZA, VILLAFRANCA PADOVANA.
Leggi le eccezioni al divieto.
ABBASSAMENTO DELLA TEMPERATURA INTERNA DI 1° C
Con Ordinanza del 20/10/2014 il Sindaco del Comune di Padova ha stabilito che negli ambienti di vita, riscaldati da impianti termici alimentati a combustibile non gassoso, a partire dal 10/11/2014 la temperatura ammessa è di 19 °C (e non più di 20° C). Lo scopo è di ridurre le emissione delle PM10.
Leggi l’ordinanza del Comune di Padova