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Convegno sui finanziamenti alla Green Economy

Segnaliamo questo interessante convegno promosso dalla CCIAA di Venezia e dalla Regione Veneto sul tema delle opportunità finanziarie attualmente disponibili per coloro che intendono operare nel settore della green economy.

 

CONVEGNO – L’accesso al credito nei settori della Green Economy

Venerdì 18 luglio 2014, 9.00-12.30

Regione del Veneto Palazzo Grandi Stazioni
Fondamenta Santa Lucia – Cannaregio, 23 – 30121 Venezia
sala Polifunzionale 2° piano

Regione del Veneto e Camera di Commercio di Venezia organizzano un convegno rivolto alle PMI che intendono puntare su un modello di sviluppo sostenibile e su una razionalizzazione degli usi energetici.  Obiettivo del convegno è informare le imprese sulle concrete opportunità di finanziamento europee, regionali e locali per investimenti legati ai settori della green economy. Settori quali l’eco-innovazione, l’efficienza e il risparmio energetico, le fonti rinnovabili, l’uso efficiente delle risorse, il riciclo e la mobilità sostenibile impattano sulla qualità dell’ambiente in cui viviamo e rappresentano un preziosissimo volano per la crescita.

 

Agenda:

9.00 Registrazione dei partecipanti
9.30 Saluti istituzionali

Antonio Bonaldo – Regione del Veneto – Dipartimento Sviluppo Economico – Dirigente Sezione Ricerca e Innovazione

Giuseppe Molin – Vice Presidente Delegato all’Innovazione Camera di Commercio di Venezia

9.45 Le priorità a supporto della ricerca e sviluppo, innovazione e trasferimento tecnologico

Antonio Bonaldo – Regione del Veneto – Dipartimento Sviluppo Economico – Dirigente Sezione Ricerca e Innovazione

10.15 Fondo di rotazione ex LR 5/2001 e LR 9/2007 per la realizzazione di progetti di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale

Luca Felletti – Veneto Sviluppo – Vicedirettore

10.45 Fondo di rotazione e contributi in conto capitale per investimenti realizzati da PMI e finalizzati al contenimento dei consumi energetici

Michele Pelloso – Regione del Veneto – Dipartimento Sviluppo Economico – Dirigente Sezione Industria e Artigianato

11.15 Coffe break
11.45 Accesso agli strumenti finanziari dei programmi europei Horizon 2020 / COSME per l’eco-innovazione e l’ambiente

Francesco Pareti – Eurosportello del Veneto – Unioncamere del Veneto – Vice Segretario Generale – Responsabile Dipartimento Politiche Comunitarie

12.15 Il Bando Quadro CCIAA VE 2014 a sostegno dello sviluppo e dell’innovazione con focus “intervento accesso al credito”

Mario Feltrin – Camera di Commercio di Venezia – Dirigente AREA 3 Incentivi Imprese, Progetti Internazionali, Tutela Mercato

12.30 Sessione domande e risposte

Segreteria organizzativa

Tel: 041-786297;041-786271 – Fax: 041786170;

e-mail: programmazione.comunitaria@ve.camcom.it

www.ve.camcom.gov.it/Home_NEWS.aspx

 

CONAI: dal 2015 aumentano i contributi su imballaggi in plastica e vetro

Il CONAI ha annunciato per l’anno 2015 l’aumento dei contributi ambientali sugli imballaggi in plastica e in vetro.

A decorrere dal 1 gennaio 2015 i contributi subiranno le seguenti variazioni in aumento:

  • contributo sugli imballaggi in plastica: passerà dagli attuali 40 euro/ton a 188 euro/ton
  • contributo gli imballaggi in vetro: passerà dagli attuali 17,82 euro/ton a 20,80 euro/ton

Gli aumenti avranno effetto anche su alcune procedure forfettarie.

Nei seguenti comunicati vengono illustrate le motivazioni degli aumenti:

comunicato COREVE

comunicato COREPLA

 

 

Definizione di imballaggio: introdotti nuovi esempi

Con D.M. 22 aprile 2014,  in vigore dal 14 giugno, è stato modificato l’allegato E, Parte IV, D.lgs. 152/2006 che specifica meglio gli esempi illustrativi dei criteri che definiscono cosa sia o cosa non sia “imballaggio” ai sensi della normativa.

L’intento è quello di evitare discrepanze interpretative tra i vari Stati Membri  dell’UE, secondo quanto indicato dalla direttiva 2013/2/Ue (recante modifiche alla direttiva “packaging” 94/62/Ce).

Secondo i nuovi esempi,  sono “imballaggio”, tra gli altri, le grucce per abiti (solo se vendute insieme all’abito), i rotoli per alluminio, pellicola o carta, le scatole di fiammiferi, piatti e tazze monouso, capsule per il caffè lasciate vuote dopo l’uso, la pellicola di plastica che ricopre gli abiti lavati in lavanderia.

Non sono “imballaggio” i budelli per salsicce, le bustine solubili per detersivi, le posate monouso, i lumini per tombe, i macinapepe ricaricabili.

Ovviamente, tali casistiche vanno ad incidere sull’applicazione del Contributo Ambientale CONAI per i soggetti coinvolti.

Sul tema della definizione di imballaggio si vedano anche queste precisazioni pubblicate sul sito del CONAI

Ultimi aggiornamenti dal SISTRI

Riportiamo di seguito alcune novità afferenti il SISTRI:

  •  Il Dl 24 giugno 2014, n. 91 concede due mesi di tempo al Ministero dell’Ambiente per semplificare il Sistri, con priorità per l’applicazione dell’interoperabilità e la sostituzione dei dispositivi token usb.
  • E’ stata pubblicata pubblicata sul portale del SISTRI la nuova guida GESTIONE AZIENDA utile per le modifiche e gli aggiornamenti relativi all’anagrafica aziendale, alle richieste relative alle USB del SISTRI e per la verifica e comunicazione dei pagamento dei diritti annuali dovuti al SISTRI. 
  • Con una nota datata 24/06/2014, il Ministero dell’Ambiente ha comunicato che  i soggetti già  iscritti al SISTRI, che a seguito dell’entrata in vigore del decreto 24/04/2014 non sono più soggetti all’obbligo di iscrizione, non devono versare il contributo annuale di iscrizione al SISTRI dovuto entro il 30 giugno 2014.

Chiarimenti della regione Veneto sull’AUA

Con D.G.R.V. n. 622 del 29 aprile 2014 la Regione Veneto ha fornito ulteriori indicazioni in materia di applicazione della disciplina sull’Autorizzazione Unica Ambientale (A.U.A.).

In particolare ha chiarito l’ambito di applicazione del provvedimento in materia di scarichi idrici specificando che:

–          Sono esenti da A.U.A.gli scarichi di acque reflue domestiche ed assimilate alle domestiche

–          Sono esenti da A.U.A.le acque di prima pioggia e di lavaggio

–          Sono soggette ad A.U.A.le acque meteoriche di dilavamento

 

Inoltre, la Delibera ha specificato che nel concetto di “impresa” rientra sia il soggetto privato che quello pubblico, pertanto l’A.U.A. è necessaria anche se l’attività di impresa, avente implicazioni per l’ambiente, è esercitata da un soggetto pubblico.

Leggi la Deliberazione della Giunta Regionale n. 622 del 29 aprile 2014 (BURV n. 54 del 27/05/2014).

 

Autorizzazione Unica Ambientale: chi è obbligato e cosa fare.

Riteniamo utile riportare qui di seguito un breve sunto della disciplina relativa al rilascio e ai contenuti dell’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA), sottolineando l’importanza di questo provvedimento che coinvolge tutte le aziende di ogni dimensione che siano in possesso di un titolo abilitativo di carattere ambientale tra quelli elencati di seguito (punto 3).

Consigliamo, pertanto, di provvedere ad una verifica delle date di scadenza di tali titoli abilitativi in quanto il loro rinnovo fa scaturire l’obbligo di presentazione dell’istanza di AUA.

 

1 -I riferimento normativi dell’AUA

Con Decreto del Presidente della Repubblica 13 marzo 2013, n. 59 “Regolamento recante la disciplina dell’autorizzazione unica ambientale e la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle piccole e medie imprese e sugli impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale, a norma dell’articolo 23 del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35” è stata introdotta nel nostro ordinamento l’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA).

Si tratta di una semplificazione che intende fondere in un unico provvedimento autorizzativo diversi atti di comunicazione, notifica e autorizzazione in materia ambientale che fino ad ora erano di competenza di enti diversi e che comportavano l’emanazione di atti diversi ognuno con un proprio regime, scadenza, ecc.

Sono seguite alla disciplina nazionale le seguenti:

Circolare del Ministero dell’Ambiente 7 novembre 2013, n. 49801 – Primi chiarimenti sulla disciplina dell’autorizzazione unica ambientale (Aua)

Deliberazione della Giunta Regionale Veneta n. 1775 del 03 ottobre 2013 – D.P.R. 13 marzo 2013, n. 59. Primi indirizzi in materia di autorizzazione unica ambientale (A.U.A.).

 

2 -Chi è soggetto all’AUA

Tutte le imprese, a prescindere dalle dimensioni, che non siano soggette alle disposizioni relative all’autorizzazione integrata ambientale (leggi elenco delle attività soggette all’AIA)

 

3 – Quando va presentata la domanda di AUA

L’istanza per il rilascio dell’AUA deve essere presentata all’atto del rilascio, rinnovo e/o di modifiche all’attività produttiva o all’impianto di almeno uno dei titolo abilitativi che essa comprende, ovvero:

  • autorizzazione agli scarichi di acque reflue (vedi precisazioni alla notizia)
  • comunicazione preventiva per l’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, delle acque di vegetazione dei frantoi oleari e delle acque reflue provenienti dalle aziende dedite all’agricoltura, all’allevamento o da piccole aziende agroalimentari
  • autorizzazione ordinaria alle emissioni in atmosfera
  • autorizzazione generale alle emissioni in atmosfera
  • comunicazione o nulla osta relativi all’impatto acustico dell’attività produttiva
  • autorizzazione all’utilizzo dei fanghi derivanti dal processo di depurazione in agricoltura
  • comunicazioni preventive per l’esercizio di attività di smaltimento e di recupero di rifiuti  in regime semplificato (art 215 e 216 D. Lgs .n 152/06)

Pertanto, non appena uno di questi titoli è in scadenza, o deve essere rilasciato per la prima volta o modificato, è necessario presentare istanza di AUA.

L’AUA rilasciata è comprensiva e sostitutiva di tutti i titoli abilitativi sopra indicati.

4- Come va presentata l’AUA e cos’è il SUAP

L’istanza di AUA deve obbligatoriamente essere presentata in formato telematico e con firma digitale attraverso lo Sportello Unico delle Attività Produttive (SUAP).

Definizione di sportello unico per le attività produttive (SUAP): l’unico punto di accesso per il richiedente in relazione a tutte le vicende amministrative riguardanti la sua attività produttiva, che fornisce una risposta unica e tempestiva in luogo di tutte le pubbliche amministrazioni, comunque coinvolte nel procedimento, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 7 settembre 2010, n. 160;

5 -Esclusioni dall’AUA

La disciplina dell’AUA non si applica nei seguenti casi:

– progetti sottoposti a valutazione di impatto ambientale (VIA), nei casi in cui la normativa preveda che il provvedimento finale di VIA comprende e sostituisce tutti gli altri atti di assenso in materia ambientale art. 1, comma 2 D. lgs n. 59/13

– impianti di smaltimento e recupero rifiuti, non soggetti a AIA e VIA ed autorizzati ai sensi dell’art. 208 del D. Lgs n. 152/06, per i quali l’autorizzazione “sostituisce ad ogni effetto visti, pareri ed autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunali, costituisce ove occorra, variante allo strumento urbanistico e comporta la dichiarazione di pubblica utilità, urgenza e d indifferibilità dei lavori”

– impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, non soggetti a AIA e VIA, in quanto già soggetti ad una autorizzazione unica ai sensi dell’art. 12 del D. Lgs. n. 387/03.

6 – Durata dell’AUA

L’AUA ha una durata di 15 anni dalla data del suo rilascio (art. 3 comma 6 D. Lgs n. 59/13)

 

 Novatech Srl offre un servizio di consulenza rivolto a tutte le aziende che necessitano di verificare il loro assoggettamento al campo di applicazione dell’AUA e predisporre le pratiche necessarie.

Al fine di agevolare la verifica, Vi invitiamo a compilare e restituirci la check-list allegata.

Per informazioni:

NOVATECH Srl
tel.  049 8936673
fax 049 8936702
consulenza@novatech-srl.it

Procedura di cancellazione dal SISTRI

Con riferimento alle recenti novità in merito al campo di applicazione del SISTRI (leggi notizia), tutti coloro che in passato si erano iscritti e, a seguito delle nuove esclusioni, risultano esonerati dall’iscrizione, possono procedere con la cancellazione dal SISTRI con le seguenti modalità.

Fino al 31 maggio 2014

La procedura di cancellazione dal Sistri prevede l’invio di una email all’indirizzo iscrizionemail@sistri.it  con oggetto: “Cancellazione Sistri” e in allegato un’autocertificazione a firma del Legale Rappresentante con la richiesta della cancellazione stessa.

Qualora l’azienda iscritta abbia dei veicoli con Black Box installate sarà necessario recarsi all’Albo per eseguire una Cancellazione dei Veicoli dal Sistri (con emissione di voucher per la disinstallazione delle Black Box) e restituire i dispositivi usb dei veicoli all’Albo, come previsto dalla cir. 250 del 28/02/11 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Solo successivamente alla cancellazione dei veicoli sarà possibile eseguire la cancellazione della pratica Sistri.
I dispositivi rilasciati dalla CCIAA andranno inviati, entro 10 giorni lavorativi dalla comunicazione di cancellazione, con raccomandata A/R a:

SISTRI – Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare,
Via Cristoforo Colombo 44
00147 Roma.

Dal 1 giugno 2014

La procedura di cancellazione dovrà essere effettuata attraverso il form-online presente sul portale del SISTRI al seguente link: www.sistri.it

Sarà necessario allegare un’autocertificazione  a nome del legale rappresentante richiedendo la cancellazione dal SISTRI.


Versamento diritti annuali SISTRI entro il 30 giugno 2014

Si segnala che con decreto del 24/04/2014, è stato stabilito il rinvio del pagamento dei contributi di iscrizione al SISTRI per l’anno in corso alla data del 30 giugno 2014.

Il provvedimento, specifica che una volta effettuato il pagamento, secondo le modalità indicate nel sito del SISTRI, gli iscritti dovranno obbligatoriamente darne comunicazione al SISTRI stesso attraverso accesso all’area “gestione aziende“, collegandosi con il proprio token all’area di accesso riservata, utilizzabile anche per le altre procedure amministrative (quali le modifiche dell’anagrafica, ecc.).

Leggi il D.M. n. 126 del 24/04/2014

Link alle modalità di pagamento

Contatti del SISTRI

  • numero verde 800 00 38 36 attivo dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 17:30 ed il sabato dalle 8:30 alle 12:30
  • infosistri@sistri.it per le richiesta di informazioni di carattere normativo/procedurale.
  • officine@sistri.it per le richieste di assistenza relative alle officine autorizzate.
  • interoperabilita@sistri.it per le richieste di assistenza tecnica relative all’interoperabilità e di abilitazione all’ambiente di sperimentazione.

 

Approvate le semplificazioni per il SISTRI

E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 99 del 30 aprile 2014 il Decreto 24 aprile 2014 recante alcune modifiche e semplificazioni del campo di applicazione del SISTRI “Disciplina delle modalita’ di applicazione a regime del SISTRI del trasporto intermodale nonche’ specificazione delle categorie di soggetti obbligati ad aderire, ex articolo 188-ter, comma 1 e 3 del decreto legislativo n. 152 del 2006. “.

Tra le novità introdotte segnaliamo in particolare:

RIDUZIONE DEI SOGGETTI OBBLIGATI: ESENTATE LE IMPRESE CON MENO DI 10 DIPENDENTI

Gli enti e le imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi obbligati ad aderire al SISTRI, ai sensi dell’art.188-ter, comma 1 e 3, del  decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, come modificato dall’art. 11, comma 1, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, sono:
a) gli enti e le imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi da attivita’ agricole ed agroindustriali con piu’ di 10 dipendenti, esclusi, indipendentemente dal numero dei dipendenti, gli enti e le imprese di cui all’art. 2135 del codice civile che conferiscono i propri rifiuti nell’ambito di circuiti organizzati di raccolta, ai sensi dell’art. 183, comma 1, lettera pp) del d.lgs. 152 del 2006;
b) gli enti e le imprese con piu’ di dieci dipendenti, produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi di cui all’art. 184, comma 3, lettere b), c), d), e), f) ed h), del d.lgs. n. 152 del 2006 e successive modificazioni ed integrazioni;
c) gli enti e le imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi che effettuano attivita’ di stoccaggio di cui all’art. 183, comma 1, lettera aa), del d.lgs. n. 152 del 2006;
d) gli enti e le imprese che effettuano la raccolta, il trasporto, il recupero, lo smaltimento dei rifiuti urbani nella regione Campania;
e) gli enti e le imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi da attivita’ di pesca professionale e acquacoltura, di cui al d.lgs. 9 gennaio 2012, n. 4, con piu’ di dieci dipendenti, ad esclusione, indipendentemente dal numero dei dipendenti, degli enti e delle imprese iscritti alla sezione speciale «imprese agricole» del Registro delle imprese che conferiscono i propri rifiuti nell’ambito di circuiti organizzati di raccolta, ai sensi dell’art. 183, comma 1, lettera pp) del d.lgs. 152 del 2006.

 

CONTRIBUTO ANNUALE DI ISCRIZIONE AL SISTRI PER IL 2014

L’articolo 4 prevede che il versamento del contributo annuale di iscrizione al SISTRI per l’anno 2014 deve essere versato entro il 30 giugno.

Precisa, inoltre, che una volta effettuato il versamento, deve esserne data comunicazione al SISTRI inserendo gli estremi dell’avvenuto pagamento mediante accesso all’area “gestione aziende”  accessibile con la propria chiavetta USB del SISTRI.

Leggi il testo del D.M. 24 aprile 2014

Dichiarazione gas fluorurati entro 31 maggio 2014

Entro il 31 maggio 2014, tutti coloro che sono proprietari di apparecchiature/sistemi fissi di refrigerazione, condizionamento di aria, pompe di calore, protezione antincendio, contenenti 3 kg o più di gas fluorurati a effetto serra, dovranno obbligatoriamente compilare la Dichiarazione F-gas” relativa ai dati dell’anno 2013.

Il proprietario delle apparecchiature o impianti è considerato operatore qualora non abbia delegato ad una terza persona l’effettivo controllo sul funzionamento tecnico degli stessi.

L’“effettivo controllo sul funzionamento tecnico” di un’apparecchiatura o di un impianto comprende, in linea di principio, i seguenti elementi:

  • libero accesso all’impianto, che comporta la possibilità di sorvegliarne i componenti e il loro funzionamento e la possibilità di concedere l’accesso a terzi;
  • controllo sul funzionamento e la gestione ordinari (ad esempio, prendere la decisione di accensione e spegnimento);
  • il potere (compreso il potere finanziario) di decidere in merito a modifiche tecniche (ad esempio, la sostituzione di un componente, l’installazione di un sistema di rilevamento permanente delle perdite), alla modifica delle quantità di gas fluorurati nell’apparecchiatura o nell’impianto e all’esecuzione di controlli (ad esempio, controlli delle perdite) o riparazioni.

Pertanto, se il proprietario dell’apparecchiatura o dell’impianto ha delegato completamente ad una società esterna (tramite un contratto scritto) l’effettivo controllo dell’apparecchiatura o del sistema, la trasmissione dei dati contenuti nella dichiarazione deve essere fatta dalla società suddetta. In tutti gli altri casi l’operatore è il proprietario, ciò non toglie che il proprietario possa delegare (delega scritta) a terzi la compilazione della dichiarazione.

La compilazione e la trasmissione della Dichiarazione si effettua esclusivamente tramite l’apposita Piattaforma istituita presso l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e deve essere effettuata seguendo la procedura guidata presente al seguente link:

compila la dichiarazione 

Informazioni utili per provvedere alla dichiarazione e le definizioni dei soggetti obbligati e delle sostanze coinvolte sono contenute al seguente indirizzo:

approfondimenti

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