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Scadenza al 31/12/12 per impianti termici civili

Segnaliamo la scadenza del 31/12/2012 relativa alle emissioni derivanti da impianti termici civili di potenza superiore a 35 kW.

CHI RIGUARDA

I responsabili dell’esercizio e della manutenzione degli impianti termici ad uso civile di potenza superiore a 35 kW  in esercizio alla data del 29 aprile 2006.

Da notare che anche gli impianti termici inseriti in un contesto aziendale possono rientrare nel presente obbligo qualora siano adibiti ad uso civile cioè per il riscaldamento/condizionamento degli ambienti di lavoro.

COSA FARE

Il responsabile dell’esercizio e della manutenzione degli impianti termici di cui sopra deve integrare il libretto di centrale  previsto dall’art. 11 del DPR 26/8793, n. 412, con un atto in cui si dichiara che l’impianto è conforme alle caratteristiche tecniche di cui all’art. 285 del D. lgs. n. 152/06 ed è idoneo a rispettare i valori limite di cui all’art. 286 del D. lgs. n. 152/06.

Inoltre, il libretto di centrale deve essere integrato con l’indicazione delle manutenzioni ordinarie e straordinarie necessarie ad assicurare il rispetto dei valori limite di cui all’art. 286 del D. lgs. n. 152/06.

IL TERMINE DI SCADENZA

La dichiarazione di cui sopra deve essere effettuata entro il 31 dicembre 2012.
L’invio degli atti integrativi all’autorità competente – la Provincia –  deve avvenire entro 30 giorni dalla redazione degli stessi.

 

Si segnala, inoltre, che le Province hanno diffuso in questi giorni una nota esplicativa contenente alcuni chiarimenti relativi a questo adempimento.

Tra questi si segnala la seguente precisazione:

“Le denunce trasmesse ai sensi dell’articolo 284, comma 2, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 prima dell’entrata in vigore del presente decreto possono essere utilizzate ai fini dell’integrazione del libretto di centrale prevista dall’articolo 284, comma 2, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 come modificato dal presente decreto.”

Ai fini della validità della denuncia presentata in passato ai sensi dell’art. 284 comma 2 del D.Lgs. 152/2006, ovvero il modello previsto dalla parte I dell’allegato IX (ora soppresso), si ritiene che la stessa possa assolvere anche all’obbligo determinato a seguito delle modifiche introdotte dal D.Lgs. 128/2010, non ravvisando alla stato attuale specifici motivi ostativi.”

 

In allegato la nota pubblicata sul sito della Provincia di Padova e il fac-simile di atto di dichiarazione da allegare al libretto di centrale.

Lo stesso avviso è reperibile anche sui siti delle altre province:

Provincia di Vicenza

Provincia di Venezia

Provincia di Belluno

 

In allegato anche gli estratti del D. Lgs. 152/06 sopra richiamati.

CONAI: riduzione contributo ambientale carta

Si segnala che a partire dal 1 aprile 2013 il contributo ambientale CONAI sugli imballaggi a base cellulosica (carta e cartone) subirà una riduzione passando dagli attuali 10 euro/tonn a 6 euro/tonn.

Come evidenziato nel comunicato stampa diffuso dal Consorzio si tratta della terza di riduzione del contributo sulla carta a partire in poco più di un anno per un decremento complessivo corrispondente al 73 %  (partendo da 20 euro/tonn).

Ulteriori informazioni su www.conai.org 

Trasporto conto proprio con autorizzazione conto terzi

La Suprema Corte di Cassazione ha chiarito in maniera inequivocabile il principio che l’autorizzazione al trasporto conto terzi ricomprende anche la possibilità di trasportare in conto proprio.

Il punto era stato messo in dubbio in numerose occasioni dalle Sezioni dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali con riferimento al trasporto di rifiuti. Accadeva, infatti, che i veicoli in possesso del titolo abilitativo al trasporto conto terzi non venissero ammessi nella categoria specifica del trasporto conto proprio (212 co. 8 D. Lgs. n. 152/06).

L’Albo Gestori Ambientali si è, di conseguenza, uniformato a quanto stabilito dalla Cassazione come evidenziato nella circolare n. 1463/Albo/Pres del 30/11/2012.

Riportiamo di seguito il disposto della Sentenza di Corte di Cassazione (Cass. Civ., Sez. II, n. 13725 del 30 maggio 2012, depositata il 31 luglio 2012):

“Per l’esercizio dei due tipi di attività (in conto proprio e per conto terzi n.d.r.) sono effettivamente previsti, dagli articoli 31 ss, della legge 6 giugno 1974, n. 298, provvedimenti abilitativi distinti. Tuttavia, come ha osservato il Giudice di pace, quello relativo al trasporto per conto di terzi ha contenuto più ampio ed è subordinato a condizioni e requisiti più rigorosi. Può quindi essere considerato senz’altro comprensivo anche del trasporto per conto proprio, che rappresenta un minus, sicché risulta ultroneo pretendere che chi ha già ottenuto il titolo ‘maggiore’ si debba munire anche dell’altro, per poter svolgere un’attività che l’articolo 31 lett. b) della legge citata, definisce come ‘complementare o accessoria nel quadro dell’attività principale’”

 

 

Il SISTRI ricorda…

Pubblichiamo di seguito il comunicato stampa apparso sul sito di SISTRI per ricordare che  per l’anno 2012 il pagamento dei contributi è sospeso.

Comunicato relativo alla sospensione del pagamento per il contributo SISTRI anno 2012

Il disposto previsto dall’art. 52 del decreto legge 26 giugno 2012 n. 83 “Misure urgenti per la crescita del Paese”, (GU n.147 del 26-6-2012 – Suppl. Ordinario n. 129), convertito con modificazioni dalla Legge 7 agosto 2012 n. 134 (in SO n. 171, relativo alla G.U. 11/08/2012, n. 187) stabilisce la sospensione del pagamento dei contributi dovuti dagli utenti per l’iscrizione al Sistema SISTRI per l’anno 2012.

Pertanto sono vigenti le disposizioni recate dalla citata legge di conversione.

21 novembre 2012

www.sistri.it 

Schede dati di sicurezza: dal 1 dicembre obbligatorio l’adeguamento.

A partire dal 1 dicembre 2012 le schede dati di sicurezza di tutte le sostanze e miscele immesse nel mercato dovranno essere conformi a quanto prescritto dall’allegato I del Regolamento 453/2010.

La scheda dati di sicurezza deve essere formulata sempre in 16 punti:

  1. Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa
  2. Identificazione dei pericoli;
  3. Composizione/informazioni sugli ingredienti;
  4. Misure di primo soccorso;
  5. Misure antincendio;
  6. Misure in caso di rilascio accidentale;
  7. Manipolazione e immagazzinamento;
  8. Controllo dell’esposizione/protezione individuale;
  9. Proprietà fisiche e chimiche;
  10. Stabilità e reattività;
  11. Informazioni tossicologiche;
  12. Informazioni ecologiche;
  13. Considerazioni sullo smaltimento;
  14. Informazioni sul trasporto;
  15. Informazioni sulla regolamentazione;
  16. Altre informazioni.
Le prescrizioni relative alle schede dati di sicurezza sono previste dall’art. 31 del Reg. UE 1907/2006 (Reach).
Le sanzioni, previste dal D. Lgs. 186/2011, per la fornitura di una scheda dati di sicurezza non conforme agli obblighi previsti dall’art. 31 paragrafi 1, 3, 8 e 9 sono comprese tra 10.000,00 e 60.000,00 euro.

Regolamento 453/2010

Sostanze: obbligo di classificare, etichettare e imballare secondo il CLP

A partire dal 1 dicembre 2012 tutte le sostanze dovranno essere classificate, etichettate e imballate secondo il regolamento CLP.

Il Regolamento CE n. 1272/2008 del 16 dicembre 2008, denominato Regolamento CLP (Classification, Labelling and Packaging), che è entrato in vigore nell’Unione Europea  il 20 gennaio 2009, ha introdotto un nuovo sistema di classificazione, etichettatura ed imballaggio delle sostanze e delle miscele ed abrogherà  le Direttive 67/548/CEE (DSP: Direttiva sulle sostanze pericolose) e 1999/45/CE (DPP: Direttiva sui preparati pericolosi).

Le sostanze immesse nel mercato con i vecchi imballaggi ed etichette dovranno essere reimballate e rietichettate.

L’etichetta di una sostanza classificata come pericolosa deve contenere i seguenti elementi:

  • nome, indirizzo e numero di telefono del fornitore;
  • la quantità nominale della sostanza o miscela contenuta nel collo messo a disposizione dal pubblico, se tale quantità non è indicata altrove nel collo;
  • gli identificatori del prodotto, che per una sostanza sono la denominazione e il numero di identificazione oppure il numero CAS e/o alla denominazione figurante nella nomenclatura dell’IUPAC o un’altra denominazione chimica internazionale;
  • i pittogrammi di pericolo;
  • le avvertenze;
  • le indicazioni di pericolo;
  • gli opportuni consiglio di prudenza.
L’etichetta deve essere scritta nella lingua ufficiale dello Stato in cui è immessa nel mercato.

Capacità dellimballaggio

Dimensioni

Dimensioni dei pittogrammi

≤ 3 litri:

Possibilmente

almeno 52 × 74

≥ 10 x 10 mm

Almeno 16 x 16 mm

> 3 litri, ma ≤ 50 litri:

Almeno 74 × 105 mm

Almeno 23 x 23 mm

>50 litri, ≤ 500 litri:

Almeno 105 × 148 mm

Almeno 32 x 32 mm

> 500 litri:

Almeno 148 × 210 mm

Almeno 46 x 46 mm

L’imballaggio è soggetto alle seguenti prescrizioni:
  • l’imballaggio è concepito e realizzato in modo da impedire qualsiasi fuoriuscita del contenuto;
  • i materiali che costituiscono l’imballaggio e la chiusura non debbono poter essere deteriorati dal contenuto, né poter formare con questo composti pericolosi;
  • tutte le parti dell’imballaggio e della chiusura devo solide e robuste, in modo da escludere qualsiasi allentamento e da sopportare in piena sicurezza le normali sollecitazioni di manipolazione;
  • gli imballaggi muniti di un sistema di chiusura che può essere riapplicato sono progettati in modo da poter essere richiusi varie volte senza fuoriuscite del contenuto.
Gli imballaggi costruiti secondo le norme in materia di trasporto di merci pericolose sono da ritenersi idonei anche per il contenimento delle sostanze e miscele pericolose secondo la normativa CLP.

Anticipate al 1 gennaio 2013 le sanzioni per gli shopper non biodegradabili

Con il Decreto Legge 25 gennaio 2012, n. 2 sono stati fissati i criteri per la messa in commercio dei sacchetti per asporto merci nel rispetto dell’ambiente (shopper ad alta biodegradabilità e/o compostabili).

Il termine ivi previsto per l’applicazione delle sanzioni per il mancato rispetto del divieto di commercializzazione degli shopper non conformi ai criteri di biodegradabilità e compostabilità viene ora anticipato di un anno. Questo uno dei contenuti del D.L. “Crescita-bis”, pubblicato in G.U. n. 245 del 19-10-2012 – Suppl. Ordinario n.194.

Il mancato rispetto dei criteri fissati verrà, pertanto, sanzionato a partire dal 1 gennaio 2013, secondo le seguenti modalità:

Decreto-legge 25 gennaio 2012, n. 2 (G.U. 25 gennaio 2012 n. 20) come modificato dal Decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179 (So n. 194 alla Gu 19 ottobre 2012 n. 245)

art 2 comma 4. A decorrere dal 31 dicembre 2012, la commercializzazione dei sacchi non conformi a quanto prescritto dal presente articolo è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da 2.500 euro a 25.000 euro, aumentata fino al quadruplo del massimo se la violazione del divieto riguarda quantità ingenti di sacchi per l’asporto oppure un valore della merce superiore al 20 per cento del fatturato del trasgressore. Le sanzioni sono applicate ai sensi della legge 24 novembre 1981, n. 689. Fermo restando quanto previsto in ordine ai poteri di accertamento degli ufficiali e degli agenti di polizia giudiziaria dall’articolo 13 della legge n. 689 del 1981, all’accertamento delle violazioni provvedono, d’ufficio o su denunzia, gli organi di polizia amministrativa. Il rapporto previsto dall’articolo 17 della legge n. 689 del 1981 è presentato alla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura della provincia nella quale è stata accertata la violazione.”

 

 

Ecomondo 2012: dal 7 al 10 novembre tutti a Rimini.

L’edizione 2012 di Ecomondo – 16a fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile -avrà luogo anche quest’anno presso Rimini fiera dal 7 al 10 novembre.

Come sempre il più noto evento fieristico italiano per il mondo della tecnologia  e dell’informazione ambientale, nonchè fondamentale punto di incontro per gli operatori del settore, si presenta con un programma molto ricco di eventi e di espositori.

L’edizione 2011 ha visto la partecipazione di più di 75.000 visitatori, 1.200 aziende dislocate nei 16 padiglioni su 75.000 metri quadrati.

Il programma completo della manifestazione ed ogni informazione utile sono a disposizione sul sito www.ecomondo.com

Bando contributi a fondo perduto per ISO 14001 e EMAS

Il Ministero dell’Ambiente ha disposto un importante stanziamento per l’erogazione di contributi a fondo perduto per le Piccole Medie Imprese (PMI) che abbiano ottenuto una certificazione ambientale secondo lo standard ISO 14001 oppure la registrazione EMAS. (decreto n° 313 del 26/04/2012,  Gazzetta Ufficiale n° 123 del 28/05/2012 – Serie Generale).

Il contributo, che può raggiungere un massimo di 30.000 euro per impresa,  vale per le aziende che abbiano attenuto la certificazione o la registrazione dal 6 ottobre 2003 in poi e sarà erogabile fino ad esaurimento dei fondi a disposizione.

BENEFICIARI:

PMI regolarmente iscritte al registro della Camera di Commercio alla data di pubblicazione del bando e che svolgano la loro attività nei seguenti settori:

  •  C Estrazione di minerali;
  •  D Attività manifatturiere;
  •  E Produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua;
  •  F Costruzioni;
  •  H 55.1 Alberghi;
  •  O 90 Smaltimento dei rifiuti solidi, delle acque di scarico e simili.

 DEFINIZIONE DI PMI:

Si tratta di

  • microimprese, piccole imprese e medie imprese
  • che occupano meno di 250 persone
  • con fatturato annuo inferiore a 50 milioni di euro oppure il cui totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di euro

INTERVENTI FINANZIABILI:

Servizi reali di consulenza ed assistenza a favore delle PMI per:

1) la verifica e la registrazione dell’Organizzazione ai sensi del Regolamento 761/2001/ CE (EMAS);

2) la certificazione del Sistema di Gestione Ambientale ai sensi della norma internazionale UNI EN ISO 14001;

3) la verifica e la registrazione EMAS di Organizzazioni già certificate ai sensi della norma internazionale UNI EN ISO 14001/96.

SPESE AMMISSIBILI:

a) per consulenza qualificata finalizzata alla definizione/progettazione del Sistema di Gestione Ambientale;

b) per l’ente di verifica e/o di certificazione;

c) per la realizzazione delle indagini finalizzate all’ANALISI AMBIENTALE INIZIALE (a titolo di esempio: analisi delle emissioni, analisi degli scarichi, carotaggi, analisi fonometriche).

d) per la formazione specifica, sia per gli addetti dell’impresa sia per il Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale della stessa;

e) per la comunicazione ambientale: diffusione della politica/dichiarazione ambientale (in caso di EMAS), comunicazioni con le Istituzioni, la comunità locale e le realtà produttive relativamente esclusivamente al riconoscimento ottenuto, realizzazione di un’area ambientale del sito internet.

SPESE ESCLUSE:

  • le spese relative a misurazioni, misure, analisi, interventi, provvedimenti correttivi che servano a dimostrare o conseguire il rispetto degli obblighi di legge;
  • le spese per l’acquisto e/o l’ammodernamento di macchinari per il monitoraggio ambientale.
  • le spese inerenti alle attività di mantenimento della certificazione/registrazione .

TIPOLOGIA DI AGEVOLAZIONE

 Contributi in conto capitale (rimborso delle spese sostenute).

Per le piccole imprese:

  • per la tipologia di intervento 1): contributo pari all’80% della spesa ritenuta ammissibile.  Soglia massima di 15.000 euro;
  • per la tipologia di intervento 2): contributo pari al 40% della spesa ritenuta ammissibile. Soglia massima di  7.500 euro;
  • per la tipologia di intervento 3): contributo pari all’80% della spesa ritenuta ammissibile per l’ottenimento della registrazione EMAS. Soglia massima di 7.500 euro.

Per le medie imprese:

  • per la tipologia di intervento 1): contributo pari al 75% della spesa ritenuta ammissibile. Soglia massima di 30.000 euro;
  • per la tipologia di intervento 2): contributo pari al 40% della spesa ritenuta ammissibile. Soglia massima di 16.000 euro;
  • per la tipologia di intervento 3): contributo pari al 75% della spesa ritenuta ammissibile. Soglia massima di 7.500 euro.

Novatech Srl è disponibile a supportare le PMI certificate che volessero inoltrare al Ministero la richiesta di finanziamento a fondo perduto.

Per informazioni:
049 8936673
consulenza@novatech-srl.it

Terre e rocce da scavo: nuova disciplina

E’ stato pubblicato sulla G.U. n. 221 del 21 settembre 2012, il nuovo “Regolamento recante la disciplina dell’utilizzazione delle terre e rocce da scavo“.
La norma ha lo scopo di definire le condizioni affinché le terre e rocce da scavo possano essere gestite come sottoprodotti, escludendo pertanto l’applicazione della disciplina dei rifiuti.
Da notare che il campo di applicazione del regolamento è limitato alla gestione dei materiali propriamente da scavo.

Sono, infatti,  esclusi i rifiuti provenienti direttamente dall’esecuzione di interventi di demolizione di edifici o altri manufatti preesistenti, la cui gestione continua ad essere disciplinata dalla Parte quarta del decreto legislativo n. 152 del 2006.

Inoltre, in caso di inottemperanza alla corretta gestione dei materiali di scavo secondo quanto disposto dal regolamento il materiale scavato verrà considerato rifiuto ai sensi del decreto legislativo n. 152 del 2006 .

Il nuovo regolamento entrerà in vigore in data 6 ottobre 2012 .

Leggi il testo di legge DECRETO 10 agosto 2012, n. 161

 

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