L’Unione Europea ha emanato un nuovo regolamento che disciplina le condizioni per la cessazione della qualifica di rifiuto per i rottami metallici. Il Reg. UE n. 333 del 31 marzo 2011 definisce i criteri, le condizioni e le procedure affinchè gli sfridi di ferro, acciaio e alluminio possano cessare di essere considerati rifiuti e rientrare nella disciplina delle materie prime.
La nuova disciplina europea – che diverrà direttamente efficace in tutti i paesi dell’Unione a partire dal 9 ottobre p.v. – prevede un sistema basato sulla certificazione del processo di recupero dei rottami metallici secondo degli standards prefissati dal regolamento comunitario stesso.
Solo il rispetto di tale procedura e quindi la conformità al Reg. UE consente l’esonero dalla disciplina dei rifiuti e la qualifica del rottame quale materia prima.
La standardizzazione del processo a quanto previsto dal regolamento deve essere verificata da un ente terzo accreditato; tale certificazione deve essere rinnovata ogni tre anni.
Restano vigenti le procedure autorizzatorie previste per l’attività di recupero ai sensi della vigente disciplina di cui alla parte IV del D.lgs, n. 152/2006.
Leggi il testo del Reg. Ue 333/2011
Articolo pubblicato il 1 Agosto 2011